Gimbe: discesa dei nuovi casi.Crescono ricoveri, terapie intensive e decessi

Il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe rileva, nella settimana 13-19 luglio 2022, rispetto alla precedente, una diminuzione di nuovi casi (631.693 vs 728.549) a fronte di un aumento dei decessi (823 vs 692). Crescono anche i casi attualmente positivi (1.452.941 vs 1.350.481), le persone in isolamento domiciliare (1.441.553 vs 1.340.382), i ricoveri con sintomi (10.975 vs 9.724) e le terapie intensive (413 vs 375).

Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione Gimbe, ha dichiarato: “Dopo 5 settimane di aumento il numero dei nuovi casi settimanali registra una flessione (-13,3% rispetto alla settimana precedente). Nella settimana 13-19 luglio i nuovi casi si attestano oltre quota 631 mila, con una media mobile a 7 giorni che si colloca intorno a 90 mila casi al giorno”.

Nella settimana 13-19 luglio in 6 Regioni si registra un incremento percentuale dei nuovi casi (dal +0,6% delle Marche al +28,6% della Valle D’Aosta), mentre nelle restanti 15 una diminuzione (dal -0,6% del Piemonte al -18,8% della Campania). Rispetto alla settimana precedente, in 71 Province si rileva una diminuzione dei nuovi casi (dal -24,2% di Napoli al -0,1% di Biella), mentre le rimanenti 36 province registrano un aumento percentuale dei nuovi casi (dal +0,1% di Teramo al +28,7% di Gorizia).

L’incidenza supera i 500 casi per 100.000 abitanti in tutte le Province, di cui 62 registrano oltre 1.000 casi per 100.000 abitanti.

Secondo l’ultimo report dell’Istituto Superiore di Sanità, nel periodo 24 agosto 2021-13 luglio 2022 sono state registrate in Italia oltre 738 mila reinfezioni, pari al 4,9% del totale dei casi. La loro incidenza nella settimana 6-13 luglio si è attestata all’11,7% (n. 79.179 reinfezioni), in aumento rispetto alla settimana precedente (10,8%).

Sostanzialmente stabile il numero dei tamponi totali (+1,7%): da 2.517.540 della settimana 6-12 luglio a 2.560.557 della settimana 13-19 luglio. In particolare i tamponi rapidi sono aumentati del 2,3% (+49.621), mentre quelli molecolari sono diminuiti dell’1,8% (-6.604). La media mobile a 7 giorni del tasso di positività sale dal 18,6% al 20,8% per i tamponi molecolari, mentre si riduce dal 31,8% al 25,9% per gli antigenici rapidi.

Marco Mosti, Direttore Operativo della Fondazione Gimbe, afferma: “Sul fronte degli ospedali, prosegue l’aumento dei ricoveri sia in area medica (+12,9%) che in terapia intensiva (+10,1%). In particolare, nelle ultime cinque settimane i ricoveri sono più che raddoppiati in area critica (da 183 il 12 giugno a 413 il 19 luglio), mentre sono quasi triplicati in area medica (da 4.076 il 11 giugno a 10.975 il 19 luglio). Al 19 luglio il tasso nazionale di occupazione da parte di pazienti COVID è del 17,1% in area medica (dall’8,9% del Piemonte al 42,9% dell’Umbria) e del 4,5% in area critica (dallo 0% della Basilicata al 10,2% della Calabria)”.

Mosti puntualiza: “Aumentano ancora gli ingressi in terapia intensiva anche se in misura minore rispetto alla scorsa settimana: la media mobile a 7 giorni è di 49 ingressi/die rispetto ai 47 della settimana precedente”.

Continua a crescere il numero dei decessi: 823 negli ultimi 7 giorni (di cui 75 riferiti a periodi precedenti), con una media di 118 al giorno rispetto ai 99 della settimana precedente. Secondo i dati pubblicati dall’ultimo report dell’Istituto Superiore di Sanità, relativi ai decessi di persone con diagnosi di COVID-19 tra il 20 maggio e il 19 giugno 2022, il tasso di mortalità per 100.000 persone è molto più elevato tra i non vaccinati che tra i vaccinati con tre dosi: 7 vs 1,5 per la fascia 60-79 anni e 95,6 vs 11,8 per gli over 80. Tuttavia, per l’enorme differenza tra la popolazione di vaccinati con tre dosi (oltre 39,1 milioni) e non vaccinati (6,84 milioni), il numero assoluto di decessi è più elevato tra i vaccinati con tre dosi (n. 616) che tra i non vaccinati (n. 205); tra questi oltre i due terzi riguardano gli over 80 e oltre il 93% gli over 60.

Al 20 luglio (aggiornamento ore 06.16) l’88,1% della platea (n. 50.813.732) ha ricevuto almeno una dose di vaccino (+4.219 rispetto alla settimana precedente) e l’86,6% (n. 49.943.212) ha completato il ciclo vaccinale (+5.764 rispetto alla settimana precedente).

Nella settimana 13-19 luglio crescono i nuovi vaccinati: 3.570 rispetto ai 3.156 della settimana precedente (+13,1%). Di questi il 32% è rappresentato dalla fascia 5-11: 1.141, con un incremento del 5,6% rispetto alla settimana precedente. Sale anche tra gli over 50, più a rischio di malattia grave, il numero di nuovi vaccinati che si attesta a quota 1.153 (24,2% rispetto alla settimana precedente).

Al 20 luglio (aggiornamento ore 06.16) sono 6,84 milioni le persone di età superiore a 5 anni che non hanno ricevuto nemmeno una dose di vaccino

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