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Giocatore del Genoa condannato a 6 anni per violenza sessuale di gruppo

Manolo Portanova, giocatore del Genoa, è stato condannato con rito abbreviato a 6 anni di reclusione per violenza sessuale di gruppo e lesioni dolose ai danni di una studentessa di 22 anni. Questa la decisione del giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Siena, Ilaria Cornetti, al termine della camera di consiglio di oggi.

Anche allo zio di Portanova, Alessio Langella, 24 anni, è stata data la stessa pena, mentre un loro amico, Alessandro Cappiello, 25 anni, è stato rinviato a giudizio. Cappiello era l’unico che aveva scelto di procedere con rito ordinario.

É implicato anche il fratello di Portanova, Williamche all’epoca dei fatti era minorenne e la cui posizione è al vaglio del Tribunale dei minori di Firenze.

Il Gup inoltre ha disposto un risarcimento in solido alla ragazza vittima dello stupro quantificato in 100mila euro, in 20mila per la madre e in 10mila per l’associazione Donna Chiama Donna che era parte civile, il resto del quantum sarà definito in sede civile.

Il giudice Cornetti ha accolto interamente le richieste del Pubblico Ministero Nicola Marini, Procuratore capo facente funzioni, durante la sua requisitoria nell’udienza del 22 novembre scorso.

L’inchiesta, coordinata dal Pm Marini, è nata dalla denuncia della ragazza, che sarebbe stata violentata dai tre imputati maggiorenni in un appartamento del centro storico di Siena nella notte tra il 30 e il 31 maggio 2021, dove era in corso una festa privata. Il fratello del giocatore, secondo il racconto della vittima della violenza, avrebbe filmato con un telefonino quello che stava avvenendo.

Le indagini della magistratura sono terminate a fine marzo con gli interrogatori e gli accertamenti irripetibili sui telefoni cellulari degli imputati e della vittima dello stupro. Al centro del procedimento anche il filmato girato proprio con il cellulare di un imputato che ritrarrebbe i momenti della violenza sessuale. La ragazza, a fine luglio, era stata ascoltata per sette ore con un interrogatorio in forma semiprotetta sotto forma di incidente probatorio.

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