Giorgia Meloni: una donna che nessuno conosce dietro un leader politico

È andata in onda ieri 8 maggio 2021, l’intervista a Giorgia Meloni nel salotto di “Verissimo“, programma condotto da Silvia Toffanin. La leader politica appare in un primo momento “ansiosa”  soprattutto quando  la conduttrice del programma le domanda: “ti piace parlare di cose private, di sentimenti?” ricevendo la risposta “no, assolutamente no, del resto me la sono cercata questa volta“.

Lo scopo della partecipazione al programma televisivo, come, in questi ultimi tempi, sta divenendo una discutibile abitudine per i Vip che si dilettano nella scrittura,  è la presentazione del primo libro di Giorgia Meloni dal titolo “Io sono Giorgia“.  Dalle prime battute si capisce che l’intento dell’intervista non è  certamente quello di parlare di politica. In realtà sembrerebbe esservi la volontà di scoprire  un nuovo volto di Giorgia Meloni: quello a cui non siamo abituati, quello più umano, il suo modo di essere stata una figlia segnata dall’assenza del padre e oggi di essere madre e compagna.

Ovviamente, ascoltando e guardando i 43 minuti di chiacchiera tra Giorgia e Silvia, molte domande sorgono spontanee, molti quesiti e soprattutto molti “perchè“. Ma a poco a poco ci si “appassiona“, ci si incuriosisce a quello che appare dalle sue parole e che visto da fuori sembra il ritratto di una donna, dotata di  una forza tale, da buttare giù un muro con un solo soffio. Una donna che, in realtà, è più fragile di quanto si possa immaginare.

“Non sarei dovuta nascere”

Secondogenita che rischiava di non venire al mondo perchè la madre, convinta da altri, aveva deciso di abortire vista la imminente fine del rapporto con il marito. Ma, poi, ci ripensa: entra in un bar a digiuno come previsto prima dell’intervento di interruzione volontaria di gravidanza e si chiede: ma sono proprio convinta di quello che stai facendo. La risposta è immediata e rivolgendosi al barman chiede: “cornetto e cappuccino“, spiega con il sorriso Giorgia Meloni, con tono e atteggiamento da donna e non da leader politico.

La Meloni racconta di un bellissimo rapporto con la sorella più grande di lei di solo un anno e mezzo, ma che le leggeva le favole da piccola. Il  padre  le abbandona quando lei ha solo un anno e la madre si ritrova a crescere due figlie da sola e soprattuttto a doversi rimboccare le maniche visto il licenziamento improvviso. “Mia madre è sempre stata un’appassionata lettrice e questo me lo ha trasmesso. Quando è rimasta senza lavoro ha iniziato a scrivere il suo primo romanzo d’amore. Ad oggi sono 145 i romanzi d’amore pubblicati da mia madre.

Passano i minuti e Giorgia Meloni donna, inizia a rilassarsi e ad aprirsi di più: “con mio padre non c’è mai stato rapporto; andavamo da lui alle Canarie dove si era rifatto una vita con una donna che poi ha sposato e che le è rimasta vicino fino al giorno in cui è morto.” Racconta dell’episodio che a 13 anni l’ha segnata e a seguito del quale decise  di non vederlo mai più. Riflette  anche sul perchè in occasione della morte del padre, non sia riuscita a provare alcuna emozione, “assolutamente nulla“.

Giorgia Meloni racconta di quella volta che all’ennesimo atto di bullismo, decise di rispondere non con le parole, ma con i fatti; “un giorno chiesi a dei ragazzi se potevo giocare con loro a pallavolo, loro mi risposero lanciandomi le pallonate e chiamandomi cicciona. Li decisi che non sarebbe più successo. Persi 10 chili in due mesi.”

Giorgia Meloni mamma e compagna

L’intervista prosegue parlando di  Giorgia Meloni mamma, della figlia Ginevra e di come le abbia cambiato la vita. “Lei mi ha fatto scoprire nuove forme d’amore che non conoscevo. Il mio unico rimpianto è quello di non poterle dare un fratello e di permetterle di vivere la mia esperienza grazie a mia sorella. Mi pento di non aver pensato prima a diventare mamma.” Nel salotto televisivo parla anche della sua storia d’amore con  il giornalista Andrea Giambruno e di come lui non si sia mai sentito in competizione con lei. La lacrima arriva verso la fine, quando Silvia Toffanin le chiede di leggere la lettera, pubblicata anche nel suo libro, alla figlia Ginevra. Alla fine, asciugandosi le lacrime si rivolge alla conduttrice: “Ecco ci sei riuscita“.

Tanti altri argomenti sono stati trattati, che ci avrebbero indotti a farle molte domande e a chiederle molti  “perché“. Il commento che ci è piaciuto di più è stato il momento in cui ha parlato del  “lato umano che in pochi conoscono e che – dice la Meloni – solo quando arrivo a casa riesco a tirare fuori“. Un lato umano che in molti avrebbero  pensato di non poter trovare in Giorgia Meloni, ma che, forse, ogni tanto, andrebbe mostrato. In fondo prima di essere deputato del nostro Parlamento, Giorgia è donna, madre, compagna e soprattutto un essere umano.

Una bella intervista, come lo sono tutte quelle dai toni pacati e semplici; che si affidano al racconto personale e diretto dei protagonisti e che, senza nulla togliere alla brava Silvia Toffanin e agli autori dello storico  programma di canale 5, non dipendono da chi fa le domande, ma da chi dà le risposte. Chissà che in futuro, Giorgia Meloni non possa rispondere anche alle nostre domande e noi rispondere alle sue. Mai dire mai!

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