La “giornata del libro” fu ideata dallo scrittore ed editore valenciano Vincent Claves Andrés .Celebrata per la prima volta in Spagna dal re Alfonso XIII, il 7 ottobre 1926.. Bisogna invece attendere il 1995 perché il 23 aprile sia proclamato dall’Unesco, Giornata Mondiale del Libro. L’obiettivo della Giornata è quello di incoraggiare a scoprire il piacere della lettura e a valorizzare il contributo che gli autori danno al progresso sociale e culturale dell’umanità
Come mai proprio questa data?
Il 23 aprile 1616 morirono due pilastri della cultura occidentale : lo scrittore spagnolo Miguel de Cervantes, il grandioso autore del “Don Chisciotte de la Mancha”, e l’immortale William Shakespeare. Si aggiunse a loro anche il primo scrittore meticcio della storia, Garcilaso El Inca de la Vega. Inoltre, si tratta anche della data di nascita di alcuni importanti autori più prossimi alla nostra epoca, il cui maggiore è il padre di “Lolita”, il russo naturalizzato Vladimir Nabokov.
Il perché della rosa
La tradizione viene dalla Catalogna dove il 23 aprile si festeggia San Giorgio, patrono della Regione dal 1456, . La festa particolarmente vissuta da fidanzati e innamorati si basa sulla leggenda del cavaliere che salvò la figlia di un re uccidendo un drago, dal cui sangue spuntò un roseto.
“Giornata del libro e delle rose”un binomio vincente
Dagli anni venti il libro è divenuto il dono con cui le donne catalane ricambiano l’omaggio di una rosa da parte dei loro innamorati.Da quando le due occasioni coincidono i librai catalani hanno adottato l’usanza di allegare a ogni libro venduto una rosa rossa.
La cultura e l’amore, un binomio che forse non salverà il mondo , probabilmente lo renderà migliore, mentre sicuramente regalerà a tutti noi un percorso di vita più ricco e appagante.