Giornata mondiale dell’alimentazione

Si celebra oggi la Giornata mondiale dell’alimentazione 2021, la ricorrenza annuale dedicata al cibo e alla questioni più importanti relative ad esso. Il 16 ottobre del 1945, fu fondata la FAO, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura.

Il tema della Giornata mondiale dell’alimentazione

II tema di quest’anno invita tutti a vestire i panni del Food Hero, contribuendo alla trasformazione dei sistemi agroalimentari per una produzione, un’alimentazione, un ambiente e una vita migliori. Questo perché, siamo tutti coinvolti, dal produttore che coltiva e alleva, al consumatore finale che si siede a tavola. E tutti siamo chiamati a fare la nostra parte. Diminuire l’impatto ambientale, lo spreco, i costi sanitari legati ad una cattiva alimentazione e quelli economici che derivano dalle forti disuguaglianze di sviluppo. Our actions are our future”, ossia “le nostre azioni sono il futuro”.

La crisi sanitaria e i relativi lockdown hanno accentuato problemi che l’umanità si porta dietro da tempo. Anche prima della pandemia, centinaia di milioni di persone in tutto il mondo soffrivano la fame. Tuttavia nell’ultimo anno, tale numero è salito a 811 milioni.

Le contraddizioni sono tante ed emergono drammatiche realtà dai dati diffusi dalla FAO. A fronte degli oltre 3 miliardi di persone che non possono permettersi quotidianamente cibo sano, sono 2 miliardi quelle obese o in sovrappeso. E ancora, il 14% del cibo va perso nelle fasi di produzione, immagazzinamento e trasporto, mentre il 17% viene buttato dai consumatori finali.

Ieri 15 ottobre, è stata celebrata la cerimonia ufficiale, della Giornata mondiale dell’alimentazione, nella sede della FAO a Roma: alle ore 11 Leader mondiali, con interventi video del Segretario Generale dell’ONU, António Guterres, di Ambasciatori e importanti relatori hanno incontrato QU Dongyu, Direttore Generale della FAO. A seguire, la lectio magistralis del professor Klaus Schwab, Presidente esecutivo del Forum Economico MondialeDiversi interventi sul tema da parte di persone molto importanti nel mondo: dal Papa, al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, a Karl Schwab, Fondatore e Presidente esecutivo del World Economic Forum.

Dichiarazioni nella celebrazione della Giornata

Papa Francesco ha affermato: “Attualmente stiamo assistendo a un vero e proprio paradosso in termini di accesso al cibo: da un lato più di tre miliardi di persone non possono permettersi una dieta nutriente, mentre dall’altro quasi due miliardi sono in sovrappeso o obesi a causa di un cattiva alimentazione e stile di vita sedentario”.

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dichiara: “Lo stato della sicurezza alimentare globale è notevolmente peggiorato. La comunità internazionale deve assicurarsi di seguire correttamente le raccomandazioni del recente vertice sui sistemi alimentari. Si deve avvalere delle naturali sinergie del sistema delle Nazioni Unite e delle competenze delle agenzie ONU”.

Il Direttore Esecutivo del World Food Programme, David Beasley: Stiamo affrontando sfide senza precedenti per la sicurezza alimentare globale. Riusciremo a porre fine alla fame solo se ci assicureremo che i nostri sistemi alimentari globali siano adeguati per il ventunesimo secolo. Ecco perché, al WFP, stiamo lavorando per rafforzarli in modo che supportino diete sane per tutti, specialmente per le comunità più vulnerabili”.

Karl Schwab, Fondatore e Presidente Esecutivo del World Economic Forum, nel suo intervento ha sottolineato come il comparto sia stato più lento sfruttare la Quarta Rivoluzione Industriale rispetto a settori come la sanità; rivoluzione caratterizzata dalla fusione di tecnologie nelle sfere fisica, digitale e biologica. Inoltre, ritiene, “che vi siano strumenti implementabili subito per ricucire il gap. Le tecnologie geospaziali potrebbero tracciare e incentivare decine di milioni di agricoltori ad adottare pratiche zero-net, positive per la natura. Nel contempo contribuire a creare una classe di attività completamente nuova nel suolo e nell’agricoltura rigenerativa.”

 

 

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