Roma, 25 nov. (Adnkronos) – “I territori sono fondamentali per lo sviluppo sostenibile poiché è attraverso di essi che si cambia la nostra società. Bisogna considerare inoltre che con il piano nazionale di ripresa e resilienza e con i 70 miliardi di fondi europei ordinari, tra cui quelli che andranno proprio alle regioni e alle città, siamo alle soglie di un’opportunità straordinaria che non possiamo mancare. Questo rischio lo corriamo, perché storicamente il nostro paese è poco capace di guardare al futuro e di programmare il suo futuro a medio e lungo termine. È un errore che dobbiamo evitare di ripetere”. Lo ha dichiarato Enrico Giovannini, portavoce dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (Asvis), in occasione del Sustainability day Acea 2020.
“In questo quadro – ha osservato Giovannini – utilities come Acea possono avere un ruolo cruciale per accelerare tutta questa transizione e non solo recuperare il tempo perduto ma far fare ai territori un salto in avanti verso un sviluppo totalmente sostenibile, sia sul piano economico che su quello ambientale e sociale. Il 15 dicembre Asvis pubblicherà il suo rapporto sui territori e quindi offriremo dati per le regioni, per le province, per le città metropolitane, e laddove possibile per le aree interne, per monitorare il cammino verso i 17 obiettivi dello sviluppo sostenibile”.
Giovannini ha poi aggiunto: “La governance per lo sviluppo sostenibile dovrà essere rafforzata anche perché la strategia nazionale di sviluppo sostenibile non può essere indipendente dal piano nazionale di ripresa e resilienza, poiché gran parte dei finanziamenti verrà proprio da quello. Noi spingiamo, e si potrebbe fare con questa legge di bilancio, per la creazione di un istituto di ricerca o di una fondazione per il futuro e la programmazione strategica dell’Italia, come raccomandato anche dall’Ocse e dalla commissione europea. Programmazione strategica, riduzione delle vulnerabilità e resilienza trasformativa sono aspetti collegati. So bene che il governo sta lavorando su tutto questo ma, come ASvis, sul tema della governance sottolineiamo da anni una serie di interventi che, se fossero stati adottati, avrebbero permesso all’Italia di essere più attrezzata in questo momento. Le regioni stanno progettando le loro strategie ma sono in ritardo, le città metropolitane si stanno impegnando per costruire le loro agende urbane per lo sviluppo sostenibile ma non so come tutto questo si unirà”.