Giulia Schiff è una giovane pilota veneziana, allieva dell’Accademia di Pozzuoli. Nelle ultime ore si è parlato di lei grazie soprattutto a Roberta Rei, Iena dell’omonimo programma, che ha ascoltato la denuncia della ragazza in merito al suo “battesimo del volo” per essere diventata pilota.
Tutto parte nel 2019. L’ex-sergente Giulia Schiff pubblica un video in cui si vedono i comportamenti violenti che avrebbe subito nel corso di una sorta di rito di iniziazione, avvenuto al termine delle prove per gli allievi ufficiali.
Giulia, nel video, mostra come invece di ricevere la stessa goliardica attenzione riservata ai colleghi uomini, lei ha ricevuto schiaffi, pugni e frustate con dei rami; in più usata come ariete contro un’ala di aeroplano conficcata nel suolo. Fino ad essere poi buttata nella vasca del pinguino. Vasca da dove scorga l’acqua proprio da una statuetta a forma di pinguino, luogo riservato a tutti coloro che diventano piloti.
Nel video mostrato dalla ragazza, si possono notare i segni delle frustate ricevute con i rametti. La cosa che durante l’intervista con la giornalista delle Iene è uscita fuori è che, anche se dolorante, la ragazza non è potuta andare in infermeria. L’unica cosa che ha potuto fare è mostrare al padre il video del rito di iniziazione. Anche il padre pilota dell’Aeronautica Militare, manderà un messaggio ai colleghi. Da lì la vita in caserma della giovane diventerà un inferno. Fino a quando, dopo varie sanzioni disciplinari e 55 giorni di consegna, viene espulsa dall’Accademia Militare. A quel punto la ragazza fa pubblica denuncia ma la situazione non cambierà. Anzi arriverà anche la decisione del TAR di confermare l’espulsione di Giulia Schiff.
Il caso di Giulia Schiff arriva al Ministero
Roberta Rei decide quindi di far arrivare il video al Ministro della Difesa, Lorenzo Guerini e di fargli alcune domande in merito; “Dopo aver visto il video che ritrae Giulia Schiff nel rito del pinguino cosa ha pensato?” ricevendo come risposta dal Ministro: “Queste immagini mi provocano un senso di disagio, lo dico anche come padre. Qualsiasi comportamento lesivo della dignità personale non può e non deve essere tollerato. Quando si mettono in pratica comportamenti eccessivi, anche rispetto alle manifestazioni di goliardia, questi richiamano fenomeni deprecabili che voglio considerare un retaggio del passato, per il quale non esiste più alcuno spazio nelle Forze Armate. E non a caso è stata proprio l’amministrazione militare, già dal 1° ottobre 2018, a chiedere l’intervento della magistratura. Laddove venissero riscontrate colpe, chiunque abbia sbagliato, ne risponderà“.
L’ultima frase di Giulia Schiff rappresenta uno spaccato attuale della figura delle donne e delle denunce che inutilmente vengono fatte: “Le donne che parlano non piacciono a nessuno, soprattutto nel mondo militare”.