Grammy Awards

Grammy Awards: Queen B nella storia, Harry Styles miglior album

La 65esima edizione dei Grammy Awards, gli Oscar della musica, è giunta al termine e si è conclusa con nuovi record e sorprese inaspettate.

Primo tra tutti l’ingresso nell’olimpo dei Grammy Awards di Queen B ovvero Beyonce;  con la conquista dei quattro premi vinti nella notte di oggi, 6 febbraio, è diventata l’artista di maggior successo nella storia dei Grammy con 32 premi vinti. Il suo “Renaissance” non ha vinto però nella categoria più importante, quella dell’album dell’anno, dove è stato battuto da Harry’s House di Harry Styles. Il premio Album dell’Anno è il premio più ambito della manifestazione. “Questo è davvero, davvero gentile. Sono così, così grato. Non capita spesso a persone come me e questo è molto, molto bello” ha detto Harry Styles ritirando il premio.

Altro primato va a Kim Petras che ha conquistato il Grammy in coppia con Sam Smith grazie al brano “Unholy” diventando di fatto la prima artista transessuale a vincere questo premio. Salendo sul palco per ritirare il riconoscimento Kim Petras ha detto: “Sam ha voluto che io avessi il premio perché sono la prima donna trans a vincerlo. Vorrei ringraziare le straordinarie leggende trans che mi hanno preceduta e preso a calci questa porta in modo che io potessi essere qui stasera“. Il suo discroso è proseguito ringraziando prima la produttrice e attivista trans Sophie, morta due anni fa dichiarando: “Mi aveva detto che questo sarebbe accaduto e ha sempre creduto in me. La tua ispirazione condizionerà sempre la mia musica” e poi Madonna: “per essersi sempre battuta per i diritti lgbtq+, non sarei qui senza di lei“.

Per i Måneskin invece questa volta non è andata bene, in merito al premio che è andato alla cantante jazz Samara Joy, ma guadagnano il primato di essere la prima rock band italiana a ricevere una nomination ai Grammy Awards nella categoria giovani artisti.

Inoltre è salita sul palco della Crypto Arena di Los Angeles la moglie del Presidente degli Stati Uniti celebrando le “donne e la libertà“, ricordando uno sconosciuto giovane cantante pop, Shervin Hajipour, che era stato eliminato nella versione iraniana di American Idol. Lui allora aveva scritto una canzone di protesta, che lo ha reso virale sui social. Adesso ha vinto il Grammy per il maggior impatto sui temi sociali. Nel presentarlo, Jill Biden ha ricevuto un grande applauso da tutta la platea. Poi, estraendo la classica busta, la first lady ha annunciato la vincitrice del Grammy per la categoria “canzone dell’anno” a “Just like that“, della cantante americana Bonnie Lynn Raitt.

Grammy Awards, ecco la lista dei premi del 2023

— Miglior album dell’anno: “Harry’s House”, Harry’s Styles
— Miglior registrazione dell’anno: “About Damn Time”, Lizzo
— Canzone dell’anno (premio del cantautore): “Just Like That”, Bonnie Raitt
— Miglior performance da solista pop: “Easy on Me”, Adele
— Miglior performance di duo/gruppo pop: “Unholy”, Sam Smith e Kim Petras
— Miglior album rap: “Mr. Morale & the Big Steppers,” Kendrick Lamar
— Miglior album dance/elettronica: “Renaissance”, Beyoncé
— Miglior canzone R&B: “Cuff It”, Beyoncé
— Miglior album country: “A Beautiful Time”, Willie Nelson
— Miglior album vocale pop: “Harry’s House”, Harry Styles
— Miglior album di musica urbana: “Un Verano Sin Ti,” Bad Bunny
— Miglior album rock: “Patient Number 9”, Ozzy Osbourne
— Miglior performance rock: “Broken Horses”, Brandi Carlile
— Miglior canzone rock: “Broken Horses”, Brandi Carlile
— Miglior performance rap: “The Heart Part 5”, Kendrick Lamar
— Miglior canzone rap: “The Heart Part 5”, Kendrick Lamar
— Miglior performance rap melodica: “Wait For U”, Future con Drake & Tems
— Miglior album R&B: “Black Radio III”, Robert Glasper
— Miglior performance R&B: “Hrs & Hrs”, Muni Long
— Miglior performance R&B tradizionale: “Plastic Off the Sofa”, Beyoncé
— Miglior album R&B progressivo: “Gemini Rights”, Steve Lacy
— Miglior performance di musica alternativa: “Chaise Longue”, Wet Leg
— Miglior album di musica alternativa: “Wet Leg”, Wet Leg
— Miglior audiolibro, registrazione narrativa e narrativa: “Finding Me”
Viola Davis
— Miglior album vocale pop tradizionale: “Higher”, Michael Bublé
— Miglior performance da solista country: “Live Forever”, Willie Nelson
— Miglior performance di gruppo/duo country: “Never Wanted To Be That Girl,”
Carly Pearce e Ashley McBryde
— Miglior album country: “‘Til You Can’t”, Cody Johnson
— Miglior video musicale: “All Too Well: The Short Film”, Taylor Swift
— Produttore dell’anno, non classico: Jack Antonoff
— Miglior album comico: “The Closer”, Dave Chappelle
— Miglior album di teatro musicale: “Into The Woods (2022 Broadway Cast
Registrazione)”
— Miglior film musicale: “Jazz Fest: A New Orleans Story”
— Miglior canzone scritta per i media visivi: “We Don’t Talk About Bruno” da
“Encanto”, Lin-Manuel Miranda
— Miglior album vocale jazz: Samara Joy
— Miglior album americano: “In These Silent Days”, Brandi Carlile
— Migliore interpretazione americana: “Made Up Mind”, Bonnie Raitt
— Miglior canzone roots americana: “Just Like That”, Bonnie Raitt
— Miglior registrazione dance/elettronica: “Break My Soul”, Beyoncé
— Miglior performance metal: “Degradation Rules”, con Ozzy Osbourne
Tony Iommi
— Miglior album ingegnerizzato, non classico: “Harry’s House”, Harry Styles
— Miglior colonna sonora per compilation per media visivi: “Encanto”
— Migliore colonna sonora per i media visivi: “Encanto”, Germaine Franco

Per informazioni scrivere a: info@tfnews.it