Green bond, un mercato “piccolo” che diventerà “grande”

Bankitalia, in uno studio sulle prospettive di questo titolo che si differenzia da un bond normale in quanto scrive che  ” il mercato dei green bond è ancora di piccole dimensioni.  L’ammontare totale in circolazione a settembre 2020 – si legge – ammonta a 996 miliardi di dollari, che rappresenta solo lo 0,4% del mercato obbligazionario internazionale, ma è in rapida crescita. C’è l’impegno esplicito dell’emittente ad utilizzare esclusivamente i fondi raccolti per finanziare o rifinanziare progetti green”.

Lo studio dell’Istituto  prevede che il mercato crescerà ulteriormente nei prossimi anni, grazie alla diffusione di strategie di investimento ambientali, sostenibili e socialmente responsabili. La prima emissione di un green bond risale al 2007 quando la Banca europea per gli investimenti (BEI) lanciò il suo primo ‘Climate Awareness Bond‘.


Alla fine del 2020 il “mercato sovrano dei green bond ammontava a quasi 73 miliardi di euro“, emessi da quattordici Stati. “I green bond sovrani globali rappresentano solo l’1,5% del debito in essere emesso da emittenti sovrani verdi, ma la quota sta crescendo rapidamente”.

Lo studio di Bankitalia precisa che con emissioni per 61 miliardi di euro, la zona euro rappresenta l’83% del mercato (90% se si includono emissioni europee non Eurozona). La maggior parte delle emissioni (94%) è de-nominata in euro mentre una minoranza (5%) è denominata in dollari. La Polonia e la Francia hanno aperto la strada a questo mercato tra il 2016 e l’inizio del 2017.

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Redazione

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