Grillo rifiuta il progetto “seicentesco” di Conte

Grillo rompe definitivamente con Giuseppe Conte e lo fa nel più duro dei modi, con le parole e con infatti.

“Vanno affrontate  – dice il popolare attore comico – le cause per risolvere l’effetto ossia i problemi politici (idee, progetti, visione) e i problemi organizzativi (merito, competenza, valori e rimanere movimento decentralizzato, ma efficiente). E Conte, mi dispiace, non potrà risolverli perché non ha né visione politica, né capacità manageriali. Non ha esperienza di organizzazioni, né capacità di innovazione.”

Indìco la consultazione in rete degli iscritti al MoVimento 5 Stelle per l’elezione del Comitato Direttivo, che si terrà sulla Piattaforma Rousseau. Ho, pertanto chiesto a Davide Casaleggio di consentire lo svolgimento di detta votazione sulla Piattaforma Rousseau e lui ha accettato. Chiederò, poi, al neo eletto Comitato direttivo di elaborare un piano di azione da qui al 2023″, ha scritto Beppe Grillo.

Non possiamo lasciare che un movimento nato per diffondere la democrazia diretta e partecipata – afferma il comico ideatore e ispiratore del Movimento  –  si trasformi in un partito unipersonale governato da uno statuto seicentesco.”

“Conte – precisa Grillo – può creare l’illusione collettiva (e momentanea) di aver risolto il problema elettorale, ma non è il consenso elettorale il nostro vero problema. Il consenso è solo l’effetto delle vere cause, l’immagine che si proietta sullo specchio. Conte non ha né visione politica, né capacità manageriali”.

“Chiederò al Comitato direttivo di indicare qualcosa di concreto, indicando obiettivi, risorse, tempi, modalità di partecipazione vera e, soprattutto, concordando una visione a lungo termine, al 2050. Questo aspettano cittadini, iscritti ed elettori.

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Redazione

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