Controlli Guardia Costiera: 310 tonnellate di pesce sequestrato

Tutelare i consumatori, contrastare le attività di pesca e immissione in commercio di prodotti illegali nel rispetto delle vigenti disposizioni nazionale e internazionale in materia, difendere il Made in Italye i lavoratori del settore. A questo scopo la complessa operazione della Guardia Costiera “Senza traccia”.

Sono state 9265 le verifiche, con l’accertamento di irregolarità di natura sia penale che amministrativa. Dal 1° gennaio 2022 è di circa 7,6 milioni di euro l’importo delle sanzioni comminate, oltre 310 le tonnellate di prodotto irregolare sequestrato e 20 gli esercizi commerciali chiusi.

Il Comandante Cosimo Nicastro, Capo Ufficio Comunicazione della Guardia Costiera, ha fornito i dettagli dell’operazione nel corso di una conferenza stampa. “Senza traccia” è partita da una prima fase di analisiPer questo sono state acquisite le informazioni sul territorio ed effettuati i controlli necessari a individuare i target, sia a terra che in mare, da ispezionare. Successiva la fase operativa, che ha permesso di attuare un contrasto diretto alle attività di pesca illegale, di vigilare sulla grande distribuzione e negli esercizi commerciali. Tutto per evitare il rischio per i consumatori di acquistare prodotti ittici non sicuri.

“Con l’operazione complessa Senza traccia
– ha commentato il Comandante Generale, Ammiraglio Carlone –, la Guardia Costiera anche quest’anno rinnova il suo impegno per garantire una filiera ittica virtuosa, che permetta di far giungere sulle tavole degli italiani prodotti sicuri, certificati e garantiti. L’obiettivo è quello di tutelare, sotto la direzione del Ministero, la risorse ittica, i consumatori ma anche il comparto pesca, un settore strategico per il nostro Paese”.

Infine il commento del Ministro Lollobrigida. “Con il Governo Meloni – ha detto il Ministro dell’agricoltura e della sovranità alimentare – puntiamo a restituire a questa nostra risorsa naturale, che è il mare, fondamentale per la nostra Nazione e la nostra civiltà, una centralità che nel passato aveva perso”.

E ancora: “L’Italia è una superpotenza nel campo della qualità, elemento cardine della nostra economia. Per il Governo Meloni il mare rappresenta un asset strategico, oltre che un bene fondamentale da difendere. Nella Guardia Costiera abbiamo un interlocutore strategico e l’operazione dimostra ancora una volta lo sforzo compiuto dagli uomini e dalle donne del Corpo nel rintracciare il pescato privo di tracciabilità e provenienza, tutelando così il diritto del cittadino ad acquistare un prodotto ittico di qualità”.

 

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