Capelli biondi, senza velo, raccolti in uno chignon, pronta ad affrontare la repressione della Polizia. Questa è l’immagine simbolo di Hadis Najafi. Lei in prima fila dopo il barbaro omicidio di Mahsa Amini.
Aveva solo 20 anni e sabato sera, secondo quanto riferiscono numerosi account Twitter che seguono le proteste, è stata uccisa dalle forze di sicurezza iraniane a Karaj, vicino a Teheran. Secondo quanto riportato sugli account Twitter, la ragazza è stata raggiunta da sei colpi di proiettile al petto, al viso e al collo.
This Iranian woman is getting ready to stand face to face to security forces. Iranian regime have guns and bullets but they scared of our hair.
— Masih Alinejad 🏳️ (@AlinejadMasih) September 24, 2022
They killed #MahsaAmini for a bit of hair. Let’s have a Hair Revolution.
Our hair will bring down Islamic dictators. #مهسا_امینی pic.twitter.com/skjaPF63Ml
Secondo il racconto degli attivisti che manifestano contro il regime iraniano, la Polizia ha deciso di usare la linea dura per sedare le proteste e ha sparato contro le manifestanti.
Sui social, sua sorella ha denunciato che la giovane è stata colpita alla testa, al collo, al torace e all’addome. Sta facendo di nuovo il giro dei social il video-simbolo di Hadis Najafi, nel quale si vede la giovane che raccoglie i suoi capelli biondi con un elastico, pronta per manifestare contro il regime.
Le Autorità iIaniane intanto hanno convocato gli Ambasciatori di Regno Unito e Norvegia per denunciare le “ingerenze” negli affari interni della Repubblica islamica sul caso di Mahsa Amini. Il Ministero degli Esteri di Teheran ha protestato con l’Ambasciatore britannico a Teheran, Simon Shercliff, per gli atti di “incitamento alle rivolte e ai disordini“, divulgati attraverso le stazioni televisive con sede a Londra.
“Si tratta di un’ingerenza negli affari interni della Repubblica islamica dell’Iran e di un atto contro la sovranità nazionale del nostro Paese“, ha precisato il Ministero. La Bbc, che ha sede nel Regno Unito e diffonde anche in Iran, è spesso criticata dalle Autorità Iraniane. L’Ambasciatore norvegese, Sigvald Tomin, è stato invece convocato dopo le dichiarazioni del Presidente del Parlamento di Oslo che il Ministero degli Esteri Iraniano ha qualificato come “ingerenza negli affari interni dell’Iran“.