I Carabinieri TPC nella lotta contro il traffico di beni culturali nell’UE

Il mese di ottobre appena concluso ha visto il Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale particolarmente impegnato sia in ambito nazionale che internazionale. Il Generale di Brigata Vincenzo Molinese, che poco più di un mese fa ha assunto la guida del Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, ha già preso parte a diversi incontri istituzionali di grande importanza per il futuro della tutela dei beni culturali. Continueranno a essere numerose anche le collaborazioni con le Forze di polizia e le Autorità giudiziarie estere e gli interventi a sostegno di tutti quei Paesi che richiederanno la nostra assistenza in virtù delle conoscenze maturate in oltre 53 anni di attività.

Il 26 ottobre il Generale di Brigata Vincenzo Molinese è stato ricevuto dal Ministro della Cultura, Professor Gennaro Sangiuliano, che il 2 novembre si è recato in visita al Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale in Piazza Sant’Ignazio. Ha salutato tutti i militari, ai quali ha augurato buon lavoro. Si è quindi intrattenuto con il Comandante per un breve confronto prima di lasciare la storica sede. Il Comando dei “Carabinieri dell’Arte”, prestigiosa istituzione leader mondiale della tutela del patrimonio culturale, è Ufficio di diretta collaborazione del Ministro da cui dipende funzionalmente.

Il Comando TPC riserva particolare attenzione alle nuove tecnologie applicate al campo dei beni culturali. Il progetto SWOADS (Stolen Works of Art Detection System), fortemente voluto dal Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Generale di Corpo d’Armata Teo Luzi, crea un sistema automatizzato di controllo dei beni culturali presenti sul web integrandosi con il sistema Leonardo, la “Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti”, il database più grande del mondo. Questo e altri temi sono stati discussi a Venezia il 14 ottobre, giornata in cui si è svolto il kick-off meeting per il progetto europeo “RITHMS” in collaborazione con l’Istituto Italiano di Tecnologia di Venezia, di cui il Comando TPC è partner.

Il 16 ottobre, presso il quartier generale di Europol a L’Aja, sono stati esposti al pubblico alcuni beni culturali recuperati dal Comando TPC.

Il saccheggio delle aree di interesse archeologico, il furto delle opere d’arte, la contraffazione e l’esportazione dei beni culturali sono soltanto alcuni degli illeciti commessi dalla criminalità internazionale. Nella prestigiosa sede di Europol il Comando TPC ha presentato alcuni recuperi frutto di complesse operazioni investigative condotte in collaborazione con le Forze di polizia degli Stati interessati.

Tra le opere in mostra, un elmo corinzio in bronzo risalente al 500 a.C. trafugato in data imprecisata in un’area compresa tra le regioni italiane di Puglia e Basilicata e recuperato in Belgio nel 2020; la scultura marmorea “Sogno di bimba” realizzata da Arturo Dazzi nel 1926, trafugata nel 2006 da una cappella privata di Roma, rimpatriata nel 2021 dopo essere stata recuperata in Francia; uno stamnos etrusco in bronzo risalente al 400-350 a.C., illecitamente scavato in Italia meridionale e recuperato a Londra nel 2019.

Il 19 ottobre il Generale di Brigata Vincenzo Molinese ha incontrato a Parigi la Direttrice Generale dell’UNESCO, Audrey Azoulay. “Proficuo” è stato definito l’incontro nel twitt di Azoulay, che aggiunge ”principali partner dell’Unesco nella lotta al traffico di beni culturali, i Carabinieri ci aiutano anche a formare le forze dell’ordine nel mondo”.

Da anni, con i Caschi blu della Cultura, l’Italia collabora con UNESCO alla tutela del patrimonio culturale intervenendo nelle aree di crisi.

Il 27 ottobre, presso la Farnesina, il Generale di Brigata Vincenzo Molinese ha incontrato l’Ambasciatore italiano Pasquale Quito Terracciano, per approfondire la collaborazione al contrasto del traffico illecito di beni culturali e per riaffermare l’impegno italiano alla protezione del patrimonio culturale nel mondo.

Il 28 ottobre si è concluso il 22° corso di specializzazione dei nuovi Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, che entrano così a far parte della Forza di polizia più specializzata al mondo nella tutela del patrimonio culturale.

Standing Committee on Operational Cooperation on Internal Security (COSI)

Il 25 novembre scorso a Bruxelles si è tenuta la riunione della Standing Committee on Operational Cooperation on Internal Security (COSI) a cui ha preso parte il Comandante dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC), Gen.B. Vincenzo Molinese. Il Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea, in particolare l’articolo 71, prevede l’istituzione, all’interno del Consiglio, di un comitato permanente per la promozione e il rafforzamento della cooperazione operativa in materia di sicurezza interna. Lo spirito di condivisione e supporto reciproco è alla base del COSI, che è composto da alti funzionari dei Ministeri degli interni e della giustizia di ciascun Stato membro dell’Unione Europea, da rappresentanti della Commissione e dell’European External Action Service (EEAS).
Il Parlamento Europeo e i Parlamenti nazionali sono tenuti informati dei lavori.

L’incontro ha riservato particolare attenzione al fenomeno del traffico dei beni culturali. Il Gen.B. Vincenzo Molinese ha illustrato le attività del Comando TPC e gli strumenti d’avanguardia che sarà possibile impiegare nel prossimo futuro per contrastare la dispersione dei beni culturali appartenenti ai Paesi coinvolti in conflitti armati. Questi incontri, di grande importanza per il futuro dell’Europa, confermano l’Italia e l’Arma dei Carabinieri punto di riferimento internazionale per la sicurezza e per la tutela del patrimonio culturale. Nel senso si sono espressi i delegati di tutti i Paesi membri, prima fra tutti la Presidente Ceca di turno dell’alto consesso.

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Redazione

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