I Marmi Torlonia. Collezionare capolavori

Grazie al passaggio in zona gialla molti musei, gallerie e fondazioni hanno riaperto finalmente i loro spazi al pubblico. A partire dal 1° febbraio 2021, è possibile tornare ad ammirare i marmi di una collezione unica al mondo con The Torlonia Marbles. Collecting Masterpiece ai Musei Capitolini di Roma, Villa Caffarelli.

La mostra si presenta come una descrizione dello sviluppo e l’affermarsi a Roma, negli ultimi secoli, del collezionismo di marmi greco-romani e rappresenta la più prestigiosa collezione privata di sculture antiche: significativa per la storia dell’arte, degli scavi, del restauro, del gusto, della museografia, degli studi archeologici.

Alessandro Torlonia

La collezione Torlonia, formatasi essenzialmente durante il XIX secolo grazie all’impegno straordinario profuso da Giovanni (1764-1829) e Alessandro Torlonia (1800-1886), rappresenta la maggiore collezione di scultura classica tuttora esistente in proprietà privata.

Il momento culminante di questa impresa, realizzata negli anni cruciali della storia di un’Italia che si avviava a rinascere come nazione politicamente unita, fu senza dubbio la fondazione di un museo, voluto e realizzato dal principe Alessandro Torlonia a partire dagli anni sessanta dell’Ottocento.

Il museo Torlonia di scultura antica, al quale è dedicata la mostra, ebbe la sua sede in Via della Lungara, in un edificio tuttora esistente e situato a ridosso della Porta Settimana. Arrivò a contare un patrimonio di 620 sculture tra ritratti, statue, rilievi e sarcofagi, disposte per gallerie, sale e sezioni.

Il fine primario della mostra è rivelare l’eccezionale ricchezza e importanza della Collezione Torlonia e la stessa esistenza del Museo Torlonia, chiuso da svariati decenni. Grazie ad un accordo tra la Fondazione Torlonia e il Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, dovrà essere riaperto nei prossimi anni. Un’esposizione, dunque, pensata in funzione di un Museo, che offre una scelta di 92 sculture sulle 620 catalogate nel grandioso catalogo del Museo Torlonia. Rappresenta, dunque, una prima tappa della riapertura del Museo.

Le opere

Le opere sono selezionate in base al loro interesse storico e artistico e al loro ruolo rappresentativo nell’illustrare la nascita e il significato di un’esperienza che è stata senza dubbio unica per Roma, ormai capitale, per l’Italia e per l’Europa.

Il progetto scientifico di studio e valorizzazione della collezione è di Salvatore Settis, curatore della mostra con Carlo Gasparri. Electa, editore del catalogo, cura anche l’organizzazione e la promozione dell’esposizione. Il progetto di allestimento è di David Chipperfield Architects Milano, nei rinnovati e affascinanti ambienti del nuovo spazio dei Musei Capitolini a Villa Caffarelli, tornati alla vita grazie all’impegno e al progetto della Sovrintendenza di Roma Capitale. La Fondazione Torlonia ha restaurato i marmi selezionati con il contributo di Bulgari, che è anche main sponsor della mostra.

I marmi Torlonia, in fase di restauro nei Laboratori Torlonia, sono raccontati nel primo di una serie di video su collezione ed esposizione, disponibile in anteprima al link www.fondazionetorlonia.org/channel/.

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