Il 23 aprile è la “giornata mondiale del Libro”

Il libro è una cosa: lo si può mettere su un tavolo e guardarlo soltanto, ma se lo apri e leggi diventa un mondo”.Leonardo Sciascia.

E ben lo sanno il lettori appassionati e quelli occasionali, i lettori delle vacanze o quelli libro-dipendenti.Il libro con lo scorrere delle parole e il fascino della narrazione ci porta lontano ,a volte in epoche e ambientazioni diverse dalla nostra realtà o nel mondo più nascosto dei nostri pensieri.

Quindi oggi 23 aprile,Giornata Mondiale del Libro festeggiamolo con gratitudine, magari andando a comperare quel libro che non abbiamo ancora avuto il tempo di leggere o ritrovando ,come un vecchio amico, quello che tanto ci aveva appassionato.

Perché il 23 aprile

La Giornata mondiale del libro e  la protezione della proprietà intellettuale ,nasce sotto l’egida dell’UNESCO nel 1996 per promuovere la lettura, la pubblicazione dei libri e la tutela del copyright. Il 23 aprile è stato scelto perché è il giorno in cui sono morti nel 1616 tre scrittori considerati dei pilastri della cultura universale: lo spagnolo Miguel de Cervantes, il britannico William Shakespeare e il peruviano  Inca Garcilaso de la Vega.Inoltre nello stesso giorno sono nati altri grandi autori come Vladimir Nabokov  e il premio Nobel islandese Halldór Laxness.

La Giornata mondiale del libro ha lo scopo di ricordare che leggere fa bene e vuole incoraggiare a scoprire il piacere della lettura. Inoltre, ribadisce quanto sia  fondamentale il contributo che gli Autori forniscono al progresso sociale e culturale di tutta l’umanità.

Le origini e una romantica tradizione

Le origini della Giornata mondiale del Libro si rintracciano in Spagna e si devono ad una tradizione catalana: fu proprio in Catalogna che lo scrittore ed editore valenciano  Vincent Clavel Andrés   promosse una giornata all’anno dedicata al libro. Il 6 febbraio 1926, il re Alfonso XIII promulgò un Decreto Reale che istituiva la “Giornata del libro spagnolo“celebrata in tutta la Nazione.Questa festa,  inizialmente fissata il 7 ottobre, fu spostata al 23 aprile dal 1931, in quanto giorno della festa di San Giorgio, Patrono della Catalogna.

In questa giornata, è tradizione in Spagna che gli uomini regalino alle proprie donne una rosa, di conseguenza, i librai hanno iniziato a omaggiare i clienti con lo stesso fiore per ogni libro acquistato il 23 aprile. Le Ramblas di Barcellona, inoltre, vengono inondate di bancarelle stracolme di libri dando vita a uno degli eventi più suggestivi dell’anno.

I libri,cultura e conoscenza ,per dire “no” alla guerra

Solo la cultura può fermare la guerra“: è questo il titolo dell’installazione che sabato 23, domenica 24 e lunedì 25 aprile sarà esposta a Milano nel cortile di Palazzo Reale. L’opera è stata ideata da Lorenzo e Simona Perrone che hanno iniziato a ricoprire un carro armato con dei libri dipinti di bianco,colore della pace,per dire “no” alla guerra. A tutte le guerre, ma in particolare a quella che si sta combattendo in Ucraina.  Tutti i cittadini potranno contribuire a realizzare l’installazione: in una nota stampa si legge infatti che da sabato a lunedì,  sarà possibile portare un libro colorarlo di bianco insieme agli artisti e ricoprire interamente il mezzo blindato.”Impugnare un libro bianco – si legge nella nota stampa – sarà come impugnare una bandiera per invocare uno stop, per non arrendersi a un destino bellico. È un gesto ultimo, di speranza, un libro bianco che senza urlare, in silenzio, parla di pace“.

 

 

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