Sul Documento di Programmazione e Bilancio italiano sono evidenti gli orientamenti indicati dalla Commissione Europea. Da fonti dell’UE si precisa che nei confronti dell’Italia “non viene fornita alcuna indicazione quantitativa sugli adeguamenti necessari, a causa dell’applicazione della clausola di salvaguardia generale“. Questa, infatti, sospende gli obblighi previsti dal Patto di stabilità e crescita.
“L’impatto dell’aumento della spesa pubblica sulla posizione fiscale dell’Italia – aggiunge il Commissario dell’UE Gentiloni – ammonta all’1,5% del Pil, è una cifra significativa e la Commissione invita l’Italia a tenerne conto”, aggiunge.
“Dato il livello del debito pubblico italiano e le grandi sfide di sostenibilità nel medio termine prima della pandemia Covid-19, è importante per l’Italia prendere misure di sostegno, preservare la sostenibilità di bilancio nel medio termine” è scritto nel giudizio della Commissione UE alla bozza del Dpb italiano.