Il mondo del Contemporaneo e i Musei chiedono le aperture nei week end

Dagli Uffizi al Maxxi e dalle voci di Eike Schmidt e Giovanna Melandri che gestiscono le due realtà, arrivano le richieste al Governo di aprire i musei e le realtà del Contemporaneo anche nei week end.

Da noi non esiste assembramento, non permettere le visite nel weekend è un paradosso“. Le aperture di musei, gallerie, centri per il contemporaneo nel periodo di apertura hanno garantito tutte le norme della sicurezza dal distanziamento sociale agli ingressi sia tramite prenotazione sia evitando gli assembramenti.

Anche per Lorenzo Giusti, Direttore della Gamec di Bergamo e Presidente di Amaci la rete che raccoglie 24 tra i più importanti musei di arte contemporanea italiani, è importante che il Governo preveda le riaperture nel fine settimana.

La nostra è una realtà complessa, una rete che unisce istituzioni molto diverse tra loro. E per alcuni riaprire così, per giunta non potendo contare sugli introiti del fine settimana, è impossibile“. Ribadisce Giusti: “Vorremmo che il governo riconoscesse ai musei il ruolo che hanno nel legame con la collettività“.

La pandemia ha colpito duro, è nostro dovere sostenere la domanda di cultura offrendo a tutti la possibilità di rigenerare la mente e lo spirito con l’arte, la bellezza, la creatività“. Queste le parole di Giovanna Melandri.

Valentino Nizzo, Direttore del Museo Etrusco di Villa Giulia a Roma, concorda con tutti coloro che vogliono le aperture: “Rimanere aperti nei fine settimana sarebbe importante; certo dipende dai tecnici del Cts e saranno loro a decidere perché la situazione richiede la massima serietà. Ma è vero tanti visitatori reali e virtuali ce lo hanno chiesto. Il museo fa bene, ne abbiamo tutti un grande bisogno. E secondo me sarebbe molto educativo dire che il sabato e la domenica si può andare al museo e non nei centri commerciali. Tanto più che da noi le visite si svolgono in totale sicurezza“. 

Non tutti sono d’accordo sulle aperture dei musei e del mondo Contemporaneo

Gabriel Zuchtriegel, Direttore del Parco Archeologico di Paestum e Francesco Sirano, che guida il Parco Archeologico di Ercolano, non sono d’accordo con le aperture.

Al Paestum siamo stati tra i primi a riaprire, ma non sono in grado di giudicare una decisione presa dal governo in un’ottica più ampia; ci rimettiamo a chi ha la responsabilità della salute pubblica” ha dichiarato Zuchtriegel e non si discosta di tanto il pensiero di Sirano: “Queste decisioni di opportunità le prende il ministro coordinandosi con il comitato scientifico. Tutti speriamo di tornare presto alla normalità. Ma non dimentichiamo il motivo per cui siamo chiusi

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