Era il 1973 quando ha preso vita il manga di “Sampei, il ragazzo pescatore“, storia di un adolescente con una grande passione per la pesca.
Dal fumetto alla tv il passo fu breve, quindi nei primi anni 80 l’animazione di Sampei gira il mondo, arrivando anche in Italia e ipnotizzando milioni di bambini.
Il famoso mangaka si è spento lo scorso 20 novembre a causa di un tumore al pancreas con cui lottava da anni. La famiglia ha deciso di dare la notizia solo oggi tramite i canali social del maestro fumettista.
Il fumetto di Sampei possiamo definirla un autobiografia e una biografia del nonno, anche lui patito di pesca. Il suo debutto nel mondo manga risale al 1970 con la storia unica “Ayu”; nel 1973 raggiunse il successo con l’opera “Maboroshi no Kaija Bachihebi“, incentrata su una creatura leggendaria a forma di serpente chiamata tsuchinoko, che spinse molti fan giapponesi a girare il paese alla ricerca dell’essere mitologico.
Nel 1989 firmò poi “Tezuka secondo me“, una biografia a fumetti che ripercorre la vita del mangaka creatore di Astro Boy e Kimba il leone bianco.
Con i suoi fumetti tantissimi bambini e ragazzi del mondo sono cresciuti e hanno imparato ad amare l’arte della pesca.