In Italia 35.098 mila nuovi casi e 580 vittime

Secondo i dati del Ministero della Salute, nelle ultime 24 ore ci sono stati 35.098 nuovi contagi e sono state 580 le vittime. A livello regionale è ancora la Lombardia ad avere più contagi con 10.955 nuovi casi in 24 ore, seguita dal Piemonte con 3.659, dal Veneto con 2.763, dalla Campania con 2.716 e dal Lazio con 2.608.

I tamponi effettuati nelle ultime 24 ore sono 217.758, circa 70mila più di ieri e il rapporto positivi/tamponi è al 16,1%, un punto percentuale meno di ieri. I pazienti in terapia intensiva per Covid sono 122 in più per un totale di 2.971.

Ci sono quattro Regioni per cui l’Istituto superiore di sanità, sulla base dei dati dell’ultimo monitoraggio, ritiene opportuno che siano anticipare le misure più restrittive e sono: Emilia Romagna, Campania, Friuli Venezia Giulia e Veneto.

Il Presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, ha dichiarato: “L’incidenza è alta: 524 casi per 100mila abitanti nel periodo di sorveglianza che raccoglie dati di qualche giorno fa. Ci sono differenze tra regioni ma il nostro paese eccede largamente soglia fissata a livello Ue. La curva per la resilienza cioè l’impatto sui servizi sanitari sta crescendo e ci si avvicina a soglie di valori critici, in relazione al bisogno di rispondere ai bisogni di salute”. Brusaferro ha anche sottolineando che: “la circolazione del virus è cresciuta in modo molto significativo in tutta Europa. Il nostro paese eccede la soglia prevista da dati. L’ Italia è molto ricca di casi e la crescita è molto significativa, superiore ai 100 casi per 100mila abitanti. Le terapie intensive e i ricoveri in area medica mostrano una curva che cresce rapidamente vicino a soglie critiche’.

Il Presidente ha spiegato: “L’Italia ‘è un Paese a scenario 3. Siamo a un Rt di 1.7, con un intervallo di confidenza di 1.5. Un rt che ha mostrato un rallentamento nella sua crescita ma per ridurre i casi dobbiamo portare l’Rt sotto 1. Tutte le regioni sono sopra Rt 1, in alcuni casi a 2. Tutti i sistemi vanno bene ma la battaglia per riportare l’epidemia ad una dimensione sostenibile passano soprattutto dai comportamenti quotidiani di ognuno:  mascherine, igiene e distanze sono la chiave di lettura per riportare la curva a dimensione contenuta”.

Il Presidente del Consiglio superiore di sanità, Franco Locatelli, dichiara: “L’indice Rt appare stabile, quindi l’accelerazione marcata è venuta meno e c’è decelerazione, frutto delle misure poste in essere. Ciò va letto in modo positivo e ci auguriamo e ci aspettiamo con il trascorrere dei giorni che i dati possano ulteriormente migliorare. C’è uno sforzo per cercare di dotare capillarmente il territorio nazionale di saturimetri, che devono diventare una sorta di secondo termometro per seguire il monitoraggio dei soggetti infettati che sono a domicilio e in questo contesto il ruolo dei medici di famiglia è fondamentale”.

 

Per informazioni scrivere a: info@tfnews.it