Incendio Torre dei Moro di Milano: 18 indagati

Sono 18 gli indagati per l’incendio che il 29 agosto 2021 ha distrutto, senza causare vittime, l’edificio di via Antonini a Milano. Le fiamme in pochi minuti distrussero l’intera Torre dei Moro.

Oggi gli esiti delle indagini. Sono stati comunicati a 15 dei 18 attuali indagati tra costruttori-commissionari della costruzione, committenti dell’opera, venditori degli appartamenti, tecnici incaricati, produttori, distributori e installatori dei materiali andati a fuoco, due Vigili del fuoco autori del certificato antincendio rilasciato per il palazzo nel 2011. Questi ultimi sono “accusati del reato di disastro colposo, per aver concorso ai vizi di progettazione e di realizzazione degli esterni della costruzione e alla scelta dei pannelli di rivestimento delle vele del palazzo, responsabili dell’incontrollabile propagazione dell’incendio” si legge nel comunicato firmato dal procuratore Marcello Viola e dall’aggiunto Tiziana Siciliano.

Emerse violazioni delle normative sulla sicurezza

“L’indagine nel suo complesso, ha disvelato scenari inquietanti – e al contempo istruttivi e che devono servire da monito – su violazioni delle normative sulla sicurezza dei prodotti e su pratiche elusive per il conseguimento di certificazioni e omologazioni, adottati da produttori, distributori e presso istituti di certificazione”, si legge nel comunicato firmato dal procuratore Marcello Viola e dall’aggiunto Tiziana Siciliano.

L’incendio dell’edificio si caratterizzava per “la ‘ultrarapida’ propagazione delle fiamme e dei fumi e per la pioggia dei pannelli di rivestimento delle facciate, che, infocati, si staccavano in massa, precipitando verso il basso e proiettandosi a distanze anche di oltre 50 metri“. Le indagini “accertavano che tale rapidità di propagazione dell’incendio veniva favorita dai materiali dei pannelli e dal loro contatto con alti ‘camini’ verticali, pure presenti sulle due facciate della torre. Può essere considerata miracolosa l’assenza di vittime, al difuori di due animali domestici, certamente determinata dalla circostanza che fosse il pomeriggio di una calda domenica di fine agosto e la maggior parte dei condomini non era in casa”.

Per le attività investigative la Procura si è avvalsa di alcuni consulenti tecnici che hanno cercato di dare risposta a “un caso di particolare gravità, dalle molteplici, complesse implicazioni”. Nella nota si sottolinea come “è’ emerso che materiali identici e stesse tecniche di messa in opera, che trasformavano il palazzo di Milano in una torcia, sono utilizzati in Italia e in altri paesi per le facciate di svariati edifici pubblici e civili. La tragedia del 2017 della Grenfell tower di Londra fu dovuta ai rivestimenti della facciata con pannelli ACP (Aluminium composite panel) identici a quelli della torre di via Antonini a Milano, imbottiti di polietilene, montati in sospensione col vuoto retrostante, con decine di camini verticali, di altezze anche superiori ai 54 metri, a contatto con gli stessi pannelli altamente combustibili”.

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Redazione

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