INGV, giovani ricercatori per il monitoraggio dei ghiacciai italiani

Si è conclusa con successo la seconda edizione della International Remote Sensing Summer School (IRSSS), un evento di alta formazione organizzato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche dell’Università di Cagliari e la Fondazione Montagna Sicura.
Per cinque giorni, 25 studenti provenienti da tutto il mondo si sono riuniti presso Villa Cameron, sede della Fondazione Montagna Sicura a Courmayeur (AO), per approfondire le loro conoscenze nel monitoraggio delle aree glaciali alpine, un tema di crescente importanza a causa dell’impatto dei cambiamenti climatici.

La struttura della scuola ha combinato lezioni teoriche e pratiche. Ogni mattina iniziava con sessioni in aula, seguite da attività sul campo nelle suggestive Val Veny e Val Ferret. In queste località, gli studenti hanno avuto l’opportunità di partecipare attivamente alla fase di acquisizione dei dati utilizzando tecnologie di telerilevamento avanzate. Nel pomeriggio, tornati in aula, i partecipanti hanno imparato a esaminare e interpretare i dati raccolti, sotto la guida esperta dei docenti.

Il programma è stato arricchito dalla presenza di esperti internazionali. Massimo Musacchio e Stefano Urbini dell’INGV, insieme a Jan Kanuk dell’Università di Kosice in Slovacchia, hanno supervisionato le attività educative.

Dal Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche dell’Università di Cagliari, Maria Teresa Melis ha coordinato le sessioni didattiche. Gli specialisti Sergio Teggi dell’Università di Modena-Reggio Emilia e Roberto Colombo dell’Università di Milano-Bicocca hanno inoltre condiviso le loro preziose esperienze scientifiche con gli studenti.

La scuola è stata inaugurata da una Lectio Magistralis di Carlo Doglioni, presidente dell’INGV, sul tema dell’evoluzione geologica delle Alpi Occidentali, e da Franco Salerno dell’Istituto per le Scienze Polari del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), che ha presentato un’analisi dei dati climatici nelle regioni montane, evidenziando l’importanza del Pyramid Laboratory.

L’evento ha rappresentato una straordinaria opportunità per i giovani ricercatori di tutto il mondo di acquisire competenze avanzate nel campo del telerilevamento, promuovendo al contempo la collaborazione scientifica internazionale per la tutela degli ecosistemi montani.

(Fonte Ufficio stampa INGV)

 

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