Iran smentisce condanna a morte del calciatore Azadani

Teheran nega che il calciatore Amir Nasr Azadani sia stato condannato a morte per aver partecipato alle proteste di queste settimane. Sul suo account Twitter, l’ambasciata iraniana a Bogotà, in risposta all’appello del Presidente colombiano Gustavo Pedro “a non uccidere” il giocatore. Si legge: “False le notizie sulla condanna a morte di un calciatore iraniano”. E ha denunciato ‘la guerra ibrida’ contro Teheran, con “la campagna di fake news”.

Presunta appartenenza a gruppo armato: avrebbero ucciso 3 agenti

“Il processo non si è ancora svolto. Pertanto, la notizia della condanna a morte è una pura menzogna”, ha dichiarato l’ambasciata. Poi spiegano che Azadani è il quinto imputato in un processo penale per la presunta appartenenza a un gruppo armato che avrebbe ucciso tre agenti di polizia e di sicurezza con armi automatiche.

La Federazione internazionale delle associazioni dei calciatori professionisti (Fifpro) ha denunciato oggi in una nota di essere “scioccata e disgustata dalle notizie secondo cui il calciatore professionista Amir Nasr Azadani rischia l’esecuzione in Iran dopo essersi battuto per i diritti delle donne e le libertà fondamentali nel suo Paese. Siamo solidali con Amir e chiediamo l’immediata revoca della sua condanna”.

Il 26enne ex giocatore del Rah-Ahan, Tractor e Gol-e Rayhan è stato accusato dal regime iraniano di “moharebeh”, “inimicizia contro Dio”, reato che viene punito con l’impiccagione.

(foto di Pixabay)

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