L’Isis torna a minacciare l’Italia e a mettere gli occhi su Roma, uno degli obiettivi principali dei guerrieri dello Stato Islamico. Roma è la città del Papa e ha un forte valore simbolico. Non sorprende quindi che abbia un certo rilievo anche per i terroristi dell’Isis.
“Le preoccupazioni dell’Europa crociata non sono infondate e le paure della Roma crociata sono giustificate, perché sono state e sono ancora nella lista dei bersagli più importanti per i mujaheddin. Perché questa è la promessa che Dio Onnipotente ha fatto ai suoi fedeli servitori che sono sicuri della sua realizzazione. L’aspettano con grande pazienza e hanno fatto preparativi sin dall’inizio della loro guerra santa in Iraq. La prenderemo, ne siamo sicuri. I giorni della battaglia stanno arrivando e saranno felici coloro che hanno proseguito la lotta“. Queste le parole che sono state pubblicate nel giornale dell’Isis; nella rivista ufficiale è stato pubblicato un pezzo nel quale si faceva il resoconto del vertice anti-terrorismo. Vertice che si è tenuto in Italia a fine giugno.
L’Isis vuole Roma
Più volte nel documento c’è scritto che “lo Stato islamico prenderà Roma“. Secondo Repubblica, “l’obiettivo degli eredi di Al Baghdadi è quello di rinsaldare la fiducia dei loro sostenitori, mostrando come l’Occidente sia ancora spaventato dalla loro volontà distruttiva“. L’articolo pubblicato sulla rivista dell’Isis si concentra sui successi ottenuti in Africa e sulla paura di Europa e gli Stati Uniti del terrorismo.
Sempre secondo Repubblica “gli analisti della nostra intelligence non ritengono che il comunicato contenga segnali preoccupanti per la sicurezza e il riferimento alle forze pronte a colpire non viene considerato come un appello alla mobilitazione immediata ma farebbe parte della campagna di persuasione per convincere i nuclei di resistenza annidati nei monti iracheni a non desistere dalla guerriglia“. Nel documento emergono chiare minacce all’Italia. “Roma è stata ed è ancora nella lista dei bersagli più importanti per i guerrieri del jihad” si legge, dopo che sono state passate in rassegna le dichiarazioni dei vari partecipanti all’evento e in particolare quelle del nostro Ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, sull’escalation delle Bandiere Nere nel Sahel. >
Lo stereo Di Maio è stato vittima di minacce da parte del gruppo terroristico dell’Isis. Immediati i messaggi di solidarietà da parte di tutti i vari schieramenti politici. “Il Partito Democratico esprime solidarietà al ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, oggetto di intimidazioni e minacce intollerabili da parte dell’Isis. A lui va la mia personale vicinanza e quella dell’intera comunità democratica unita nella lotta al terrorismo e alla violenza jihadista” ha dichiarato il segretario del Partito Democratico, Enrico Letta.
Anche Matteo Salvini ha voluto esprimere solidarietà con un tweet: “Solidarietà a Luigi Di Maio, contro ogni minaccia e intimidazione. Ci impegneremo ancora di più affinché l’Isis e l’estremismo islamico vengano sradicati una volta per tutte“. Anche Giorgia Meloni utilizza Twitter per il suo messaggio : “La mia totale solidarietà al Ministro degli Esteri Luigi di Maio per le minacce ricevute dall’Isis. Si faccia sentire forte la voce di tutto il Governo italiano contro chi minaccia l’Italia e i suoi rappresentanti“.