Italy India Innovation Day, opportunità per start-up e aziende

L’India, con la sua prorompente forza demografica e un mercato interno in rapida espansione, è destinata ad assumere un ruolo da protagonista nell’economia mondiale, posizionandosi come meta di export e investimenti oltre che come base per la ri-esportazione nei Paesi limitrofi.  L’Ambasciata d’Italia in India e l’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane – ICE sono partner della prima edizione di “Italy India Innovation Day”, una call per start-up, scale-up e PMI, con sede in India, che cercano opportunità internazionali.

L’iniziativa, in programma per il 14 luglio, è promossa dall’Associazione India-Italia per la Cooperazione ed è finalizzata a creare potenziali partnership industriali, commerciali, finanziarie con aziende italiane e rappresenta un’opportunità unica per start-up, scale-up, PMI indiane con interessanti innovazioni in termini di prodotti.  In questa occasione, grandi aziende italiane incontreranno le start-up e scale-up indiane, comprese le aziende associate ad AIICP. Presenti anche istituzioni come Confindustria e l’Ambasciata indiana in Italia. L’Italy India Innovation Day 2021 ospiterà anche Enel Innovation Hub tra le aziende italiane che incontreranno le start-up e scale-up indiane. Fra India e Italia, le visite e i rapporti politici al più alto livello si sono moltiplicati e rafforzati negli ultimi anni, fornendo un’adeguata cornice allo sviluppo di un partenariato economico solido e di ampio respiro, con particolare focus su cinque settori chiave identificati nel Piano di Azione 2020-2024, adottato nel corso del Vertice fra i due Primi Ministri di fine 2020: green economy, industria dell’agro-alimentare, infrastrutture, digitale e manifatturiero/lifestyle.

Macchinari e apparecchiature continuano a rappresentare la prima voce dell’export italiano in India, con una quota attorno al 37%. Invece, per quanto riguarda le esportazioni indiane verso l’Italia sono preponderanti i beni che rientrano nelle categorie tessile, abbigliamento, accessori in pelle e prodotti della metallurgia. Sono più di 600 le imprese italiane in India, con un’occupazione stimata di circa 24.000 unità e forme di presenza che variano fra: sussidiarie possedute al 100%, Joint Ventures (soluzione preferita dalle PMI e d’obbligo nei settori con tetti massimi agli investimenti stranieri) o uffici commerciali di rappresentanza. Inoltre, lo sviluppo dell’industria del Food Processing è diventata una priorità in India che, con una popolazione di un miliardo e duecentocinquanta milioni, in crescita dell’1.2% all’anno, per poterla sfamare non può più contare sull’aumento delle aree coltivabili.

Il Ministro per il Food Processing ha più volte pubblicizzato l’ambiziosissimo piano di fare dell’India il più importante hub mondiale per il Food Processing, settore che negli ultimi cinque anni è cresciuto dell’8.8% all’anno, contro il 3.3% dell’agricoltura e il 6.6% dell’Industria. Le potenzialità di sviluppo del settore sono molto alte anche se va ricordato che esso rappresenta il 13% delle esportazioni ed il 14% della produzione industriale del Paese.

 

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