ITsArt: la Netflix della cultura debutta il 31 maggio

Arriva finalmente la piattaforma dedicata all’arte; una sorta di Netflix, ma che sa di cultura: ITsArt. La piattaforma è stata voluta dal Ministro dei Beni Culturali Franceschini a cui ha affidato la gestione a Cdp e Chilitv. Giuseppe Verdi e Claudio Baglioni tra i primi contenuti esclusivi. 

L’offerta di ITsART spazierà dagli artisti più affermati ai nuovi talenti, passando per la valorizzazione dei luoghi iconici, dei grandi musei e di tutte le eccellenze artistiche e culturali che nascono e si sviluppano nel nostro Paese.

In una nota stampa, la società ha annunciato che saranno disponibili oltre 700 contenuti di cultura già dalle prime settimane dal lancio. Annunciando anche “nuovi format sviluppati e prodotti dalle principali istituzioni culturali italiane”, come ad esempio, le aree archeologiche, i musei, le accademie e i teatri, oltre ai film, ai documentari e ad alcuni contenuti esclusivi.  Ne sono un esempio l’opera La forza del destino di Giuseppe Verdi, diretta dal maestro Zubin Mehta, che verrà trasmessa il 6 giugno in diretta dal festival Maggio musicale fiorentino, oppure il concerto spettacolo totale dal titolo “In questa storia che è la mia”, di Claudio Baglioni, dal Teatro dell’Opera di Roma.

Attraverso la sua tecnologia, che permette una distribuzione in modalità live streaming e on demand, ItsArt consentirà di superare i confini e estendere le platee, aprendo una nuova fase della fruizione di contenuti artistici e culturali ovunque nel mondo per il teatro, l’opera, i musei, la musica, il cinema, la danza e ogni altro linguaggio“. Queste le parole arrivate da Chilitv.

ITsArt e le parole del Ministro

Dario Franceschini ha così dichiarato nella nota ufficiale del Ministero: “TsART è la piattaforma digitale, voluta dal Ministero della cultura e realizzata da Cassa depositi e prestiti; dal 31 maggio proporrà lo spettacolo e la cultura italiana, live, registrata, gratis e a pagamento, in Italia e nel mondo. Un palcoscenico virtuale che si aggiunge a quello reale,  per moltiplicare il pubblico nella consapevolezza che la fruizione digitale non potrà mai sostituirsi a quella dal vivo

 

 

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