Ius Scholae

Ius Scholae, Salvini ‘tenta’ associazione baby gang e diritto alla cittadinanza. Lamorgese fa ordine

Il leader della Lega, Matteo Salvini, non tarda a cavalcare l’onda della cronaca. E per trovare sostegno alla sua causa parla, ancora una volta, con la pancia alla pancia del Paese, prima che – forse –  alla testa. Così sul tema dello Ius scholae entra a gamba tesa, anzi tesissima: una “domanda per il PD e i 5Stelle: quanto meritano la cittadinanza italiana questi giovani criminali? Per me la vedono con il binocolo!”. Lo scrive su Twitter postando il video della aggressione di una baby gang ai danni di una ragazza a Riccione.

Dopo i fatti di Peschiera – afferma il Segretario leghista – l’orrore organizzato dalle baby gang di stranieri a Riccione. Iniziano a girare i video su internet: qui una 15enne viene aggredita con calci e pugni dal branco al grido di ‘Italiana del ca**o’ e ‘Riccione come l’Africa'”.

Lamorgese: fenomeno babygang “non circoscritto a problema di integrazione stranieri”

Rimette in ordine i temi, e le pulsioni, la Ministra dell’Interno Luciana Lamorgese. Il fenomeno delle babygang – spiega Lamorgese – ”non può essere circoscritto a un problema di integrazione stranieri per la semplice ragione che non di rado queste bande giovanili sono formate da soggetti autoctoni”.  E prosegue: “Il fenomeno rientra nella più ampia casistica della devianza giovanile, problema comune a tante società avanzate e con molteplici cause. Dobbiamo essere consapevoli che la risposta delle istituzioni non può limitarsi ad un intervento puramente repressivo, ma deve orientarsi anche verso la prevenzione, con adeguate politiche di riduzione del disagio sociale e di promozione di una cultura del rispetto”.

(foto pixabay)

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