Kabul, chiude l’ultima biblioteca aperta alla donne

Dopo minacce e vessazioni continue, ha chiuso definitivamente la Biblioteca Zan, l’unica biblioteca per le donne a Kabul, in Afghanistan. Lo documenta l’agenzia spagnola EFE. La gravità dell’accaduta attiene al fatto che il centro culturale, a fronte del divieto per le ragazze di frequentare scuola e università, dava possibilità di prendere in prestito libri e frequentare laboratorio didattici. Ora questo spazio è chiuso.

Laila Basim, fondatrice: “la penna contro le armi”

“La nostra battaglia è quella della penna contro le armi”, ha commentato una delle sue fondatrici, Laila Basim. Zan significa “donna” in dari, il dialetto persiano che circa il 40% degli afghani usa come lingua madre. “Quando è scomparsa si è persa ogni speranza”, ha lamentato l’attivista.

Lo spazio si trova nel quartiere Red Pol della capitale afghana. Ha offerto ai suoi oltre 400 frequentatori il prestito di libri in quattro lingue (persiano, pashtu, inglese e arabo), dei workshop gratuiti e sessioni di formazione sui “diritti delle donne, politica, religione e altri temi” due volte alla settimana. Uno spazio didattico per “aumentare la conoscenza delle donne” ha spiegato Basim, ricordando che “nei sette mesi di vita i talebani hanno sigillato la porta due volte”. Grazie all’aiuto di amici, la biblioteca è riuscita a proseguire le sue attività, fino ad oggi.

(foto di Pixabay)

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