Kazakistan

Kazhakistan: il Presidente autorizza la Polizia a sparare senza avvertire

In Kazakistan, il Presidente Kassym-Jomart Tokayev, ha deciso di respingere ogni ipotesi di mediazione per mettere fine alle violenze nel Paese.  Tokayev ha promesso l’eliminazione di quelli che ha definito: “i banditi armati” . Questi ultimi sono accusati di aver istigato le manifestazioni violente a Almaty, la ex capitale e più grande città del Paese e il Presidente Tokayev ha dichiarato di avere autorizzato la Polizia ad aprire il fuoco “senza avvertimento”. 


Tokayev in un discorso televisivo alla nazione ha detto: “Ci sono stati dall’estero appelli alle parti a negoziare per una soluzione pacifica ai problemi. Che sciocchezza! Come si può negoziare con criminali e assassini?”.

Il Presidente ha poi ringraziato Vladimir Putin per avere risposto prontamente al suo appello inviando in Kazakistan truppe per aiutare a sedare la rivolta nell’ambito del Trattato di sicurezza collettiva (Csto), di cui fanno parte varie Repubbliche ex sovietiche.

La Cina, ha affermato il Portavoce del Ministero degli Esteri: “sostiene tutti i suoi sforzi per risolvere la situazione e si oppone con forza alle forze esterne che incitano alla violenza e al caos nella regione. Quale Paese vicino e partner strategico globale, la Cina è disposta a offrire tutto il supporto necessario per aiutare il Kazakistan a superare le recenti difficoltà”.

Questa mattina il Ministero kazako degli Interni ha comunicato che: “26 criminali sono stati uccisi e 18 feriti nei giorni di disordini”. Nel comunicato si specifica che: “tutte le regioni del Kazakistan sono state liberate e poste sotto maggiore protezione con 70 checkpoint installati nel Paese”.

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