Killer Clown: il serial killer che ha ispirato la creazione di IT

Benefattore, imprenditore di successo, intrattenitore alle feste per bambini e assassino seriale di adolescenti. Il suo nome è John Wayne Gacy, il killer clown americano, passato alla storia per essere stato uno dei serial killer più prolifici di sempre. Ha ucciso trentatré persone, tutte in età compresa tra i 16 e i 22 anni, tutte di sesso maschile. Gacy li ha seppelliti in una fossa allestita sotto la superficie della sua abitazione dopo aver inflitto loro torture immonde, sevizie degeneri.

Un’escalation di violenza, sadismo e brutalità oltre ogni limite immaginabile. Si ritiene che Gacy sia stato di ispirazione allo scrittore statunitense Stephen King per un personaggio di uno dei suoi più celebri romanzi, It.

Ma chi era John Wayne Gracy?

La storia del killer clown

John Wayne Gacy è nato a Chicago il 17 marzo 1942. La sua vita è stata sconvolta da eventi traumatici e significativi della sua infanzia. John era un bambino in sovrappeso costantemente esposto alle molestie fisiche e psicologiche del padre alcolizzato, il cui consenso cercava patologicamente. Inoltre veniva regolarmente ridicolizzato dal padre e paragonato alle sue sorelle, considerate di gran lunga superiori per essere considerate “stupido, grasso e femminile“. A nove anni, Gacy è stato molestato sessualmente da un amico di famiglia.

A 11 anni, John ha battuto violentemente la testa cadendo dall’altalena su cui stava giocando. L’incidente gli ha lasciato una grave contusione sul cranio che non è stata diagnosticata fino ai 16 anni.

Dopo la laurea in economia, Gacy iniziò a frequentare la giovane Marlynn Myers nel marzo 1964. Dopo nove mesi di fidanzamento, la coppia si sposa a settembre. In quell’anno Gacy ha avuto la sua prima esperienza omosessuale. Secondo le sue stesse dichiarazioni, egli diede sfogo ai suoi impulsi quando, invitato a casa di un collega di lavoro, ubriaco insieme con lui sul divano, ebbe un rapporto orale consensuale con il ragazzo.

Nel 1966, il suocero di Gacy gli diede l’opportunità di gestire tre fast food a Waterloo, nell’Iowa. Gacy ha accettato rapidamente e si è trasferito con sua moglie, dopo un corso di formazione manageriale. Si è dimostrato un eccellente manager e rapidamente è diventato una figura di spicco nella comunità lavorando a diversi progetti di beneficenza. La coppia ha avuto due figli durante il soggiorno.

Allo stesso tempo, i segni dell’omosessualità repressa di Gacy iniziarono ad apparire quando socializzava solo con i suoi dipendenti maschi. Faceva loro frequenti avance sessuali, pronto a giustificarli come scherzi se gli interessati le accoglievano con sdegno.

Il primo arresto

Nell’agosto del 1967, John Wayne Jr commette la sua prima violenza sessuale su un adolescente. Si chiama Donald Voorhees, 15 anni, figlio di un caro amico di famiglia. Il ragazzo viene attirato in casa con la falsa promessa di guardare film pornografici, ma in realtà le intenzioni di Gacy sono ben diverse.

Dopo averlo stordito con un cocktail, lo costringe a un rapporto orale. Il giovane, completamente indifeso a causa dell’alcol, viene maltrattato in silenzio.

Circa un anno dopo, nel marzo 1968, dopo la confessione di Donald Voorhees sull’incidente, Gacy viene arrestato con l’ipotesi di un crimine di molestie sessuali. Nel dicembre dello stesso anno ha ricevuto una condanna a 10 anni di reclusione per sodomia, che deve scontare nel penitenziario maschile di Anamosa. Nel frattempo, sua moglie Marelynn chiede il divorzio e ottiene la rimozione del coniuge dalla carica di direttore dei ristoranti di famiglia.

In prigione, Gacy si rivela un detenuto modello abbastanza da guadagnare 12 mesi di libertà vigilata. Dopo il suo rilascio definitivo nel giugno 1971, decide di tornare nella sua città natale dove trova lavoro come aiuto cuoco in un ristorante. Con il sostegno finanziario di sua madre, Gacy acquista una casa nel West Summerdale Avenue. Li si  trasferisce con la nuova moglie, Carole Hoff, una donna divorziata con due figlie.

Gracy e la sua nuova vita

Nel 1972, Gacy lasciò il suo lavoro di cuoco e fondò una società di costruzioni, la Pdm Contractors. Inizialmente l’azienda si occupava di piccoli lavori e riparazioni. Con l’avanzare del tempo l’attività si espanse fino a comprendere progetti e opere reali.

Tra i vari impegni che prende in ambito sociale, entra a far parte di un’associazione che organizza feste di animazione per bambini. Di solito indossa un costume da clown: Pogo the clown. Questo è il nome d’arte che sceglie quando intrattiene i bambini. Peccato che dietro al cerone nascondeva un anima sadica.

Gli omicidi del killer clown

Nel dicembre 1978, la polizia registra la scomparsa Robert Piest, di soli 16 anni, che lavorava in una farmacia a Des Plaines. Gacy è l’ultima persona con cui l’adolescente ha avuto contatti. Per questo motivo, finisce rapidamente per essere l’obiettivo degli investigatori. Attraverso un’indagine approfondita, gli agenti scoprono che è già stato condannato per sodomia. Insospettiti dalla macabra scoperta, danno seguito immediato a un mandato di perquisizione nel West Summerdale Avenue. Entrando nell’appartamento, vengono attratti da un insolito odore proveniente dal seminterrato. É l’odore di 29 cadaveri che Gacy ha seppellito sotto la superficie della casa in 7 anni di prolifica attività omicida, senza che nessuno se ne accorgesse. Messo alle strette, il killer clown confessa. Le sue esatte parole sono state: “Ci sono almeno altri quattro John sepolti lì sotto“.

Molti si sono chiesti il perché sceglie di seppellire le vittime proprio sotto la propria abitazione. “Sono coppe, ricordi o anche moniti. Trofei da mostrare a se stesso, per ricordarsi di aver ucciso le  tendenze bisessuali. I killer portano sempre con loro dei ricordi delle vittime, sono come medagliette al petto. – spiega Silvio Ciappi – Si tratta di delitti che hanno un forte valore simbolico, oltre a procurare il soddisfacimento immediato di una pulsione profonda“.

Il processo

Dopo un processo iniziato nel febbraio 1980, il 13 marzo dello stesso anno, John Wayne Gacy fu riconosciuto colpevole di omicidio multiplo e condannato a morte. John Wayne Gacy è stato giustiziato il 10 maggio 1994 mediante iniezione endovenosa letale, nella prigione di Stateville a Joliet, Illinois.

Otto delle vittime di Gacy non sono state ancora identificate. Si ritiene inoltre che potrebbero esserci stati altri adolescenti, mai trovati, sepolti in altri luoghi. La nona vittima è stata identificata nel giugno 2007 come Timothy McCoy del Nebraska.

Come uccideva le sue vittime?

Dagli elementi raccolti sulla scena del crimine, è certo che John Wayne Gacy ha legato le sue vittime con una corda, poi le ha violentate e soffocate con un calzino infilato in gola.

Per informazioni scrivere a: info@tfnews.it