La Cina lavorerebbe per la pace in Ucraina

La Cina lavora alla pace in Ucraina, mentre continua ad attaccare gli Stati Uniti e minacciare Taiwan. A Monaco, alla seconda giornata dei lavori della conferenza sulla sicurezza, il Capo della Diplomazia del Partito Comunista cinese Wang Yi porta un messaggio controverso, che ha fatto drizzare le antenne a tutti: “La guerra in Ucraina deve finire” ovvero se quanto dichiarato rispondesse a verità equivarrebbe a dire che la Cina stia lavorando alla pace in Ucraina,. Tuttavia,  continua ad attaccare gli Stati Uniti e minacciare Taiwan.

Il messaggio di Wang è stato accolto con estrema cautela da Washington. Pechino – alleata di Mosca, ma dall’inizio restia ad abbracciare la mossa di Vladimir Putin – sembra aver deciso, quindi, di far pesare la propria  influenza e annuncia che proporrà una sua iniziativa per superare la crisi che sta riportando il mondo ai tempi della guerra fredda.

Il Premier britannico, Rishi Sunak, ha dichiarato che finora “la risposta della comunità internazionale all’aggressione russa non sia stata abbastanza forte”. Sebbene  alla riunione del G7, a margine della Conferenza, di jet “non si è parlato concretamente“, ha riferito Antonio Tajani, dopo aver incontrato Kuleba in un faccia a faccia per rassicurarlo sulla posizione italiana “mai cambiata” al fianco di Kiev.

E mentre si attende il discorso del Presidente Xi Jinping in vista dell’anniversario dell’invasione russa, il suo inviato a Monaco ha chiarito: “Siamo dalla parte del dialogo, la pace deve avere una chance“, anche perché “si deve evitare un disastro nucleare“. I toni sono però molto meno concilianti con gli Stati Uniti: “Sui palloni hanno avuto una reazione assurda e isterica, inaccettabile“, ha detto Wang. Quando  l’ambasciatore Wolfgang Ischinger ha chiesto se potesse rassicurare la grande sala del Bayrischer Hof sul fatto che non sia imminente un attacco a Taiwan, Wang Yi ha risposto: “Io posso assicurare a questa platea che Taiwan è parte del territorio cinese. Non è mai stato uno Stato autonomo e non lo sarà neanche in futuro. Non è la Cina a voler cambiare questo status quo, ma forze separatiste a Taiwan. Noi dobbiamo impegnarci contro il separatismo. Ripetiamo quanto sia importante mantenere l’integrità e la sovranità territoriale“, ha detto in riferimento all’Ucraina, avvertendo tuttavia che “questo deve valere anche per la Cina, e che non ci siano doppi standard”. Per Pechino, ha insistito, gli americani hanno “una percezione sbagliata della Cina” e condizionano i loro alleati. Noi vogliamo che il mondo sia un posto più sicuro e lavoriamo per la pace” ha concluso.

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Redazione

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