La Ferrari cambia mascherine dopo il divieto del Ministero della Salute per le U-Mask

Dopo il divieto di commercio da parte del Ministero della Salute e l’apertura di un’inchiesta da parte della procura di Milano la Ferrari è pronta a cambiare fornitore di mascherine dal prossimo Gran Premio di Formula 1.

Dopo la campagna di “Striscia la Notizia”, in cui sono stati evidenziati i dati come queste mascherine non fossero conformi ai regolamenti vigenti in Italia. Secondo il Ministero della Salute italiano, infatti, “i dati non forniscono evidenza scientifica sulla capacità di mantenere inalterate le prestazioni del filtro fino a 200 ore di utilizzo”.

La Ferrari spiega: “si è sempre attenuta alle normative in materia di sicurezza. E in particolare a seguito del divieto di commercializzazione e immissione sul mercato del suddetto prodotto, reso noto a mezzo stampa sabato 27 marzo ha verificato che in base all’ordinanza del Ministero della Salute aveva 5 giorni di tempo per adeguarsi alla nuova prescrizione.”

A Maranello hanno chiuso accordi con altri fornitori e già dal Gp di Imola gli uomini della Scuderia indosseranno un tipo diverso di mascherine. I rigidi protocolli di Fia ed F1 non cambiano per contrastare il virus: tamponi per tutti, in partenza e all’arrivo nel paddock a ripetizione.

Il Bahrein ha poi offerto vaccini Pfizer a tutto il personale della F1, l’adesione era su base volontaria e quasi tutte le squadre hanno accettato. Nella Ferrari lo ha fatto anche Carlos Sainz, mentre Charles Leclerc non ha potuto perché aveva preso il Covid in inverno.

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