La Regina e la Principessa: due lutti diversi

Come riporta l’Agenzia Stampa Adnkronos ? I cittadini del Regno Unito,  in fila per giorni  e notti intere per rendere omaggio al feretro di Sua Maestà la Regina Elisabetta II, non sono quelli che vengono definiti i solisti inglesi nazionalisti.

Rob Johns docente alla Essex University, autore di una prima indagine sul fenomeno e su un campione di 400 persone in coda, riporta che il 58% delle persone, che attendono il proprio turno per rendere omaggio alla salma della Regina, sono donne, solo una lieve maggioranza sono conservatori e conservatrici e il 60%  ha votato contro la Brexit.

In genere si tratta di persone “sul lato liberal del britannico medio“, afferma Johns che rileva anche l’atteggiamento inequivocabilmente positivo della moltitudine di persone in fila, malgrado l’evento luttuoso.
Infatti, se alla morte della Principessa Diana, fra la folla prevaleva il dolore per un evento certamente inquietante e inatteso,  per la Regina c’è la consapevolezza che poteva accadere da un momento all’altro e soprattutto, tra i suddetti è diffuso uno spiccato senso di condivisione e di partecipazione all’evento.
In realtà osservando comportamenti e espressioni dei conti delle persone in coda, non si avvertono i segnali di un’atmosfera luttuosa, con pianti e singhiozzi, anzi, sembra che la gente esprima emozioni positive più che negative. È diffuso un senso di apprezzamento per lo stare assieme e dare  e ricevere un’energia collettiva che sfocia comunque inevitabilmente nella commozione che molti provano, una volta entrati, dopo la lunga, paziente e silenziosa  attesa, nella camera ardente.
Il lutto per la principessa Diana era fortemente segnato dalle tragiche modalità con cui si è verificato l’evento che ne ha causato il decesso e da un amore sviscerato dei sudditi verso il volto  popolare di Diana, trasversale a quasi tutti i britannici.
Il lutto per Sua Maestà la Regins  è stato, viceversa, un evento naturale  in parte annunciato,  data la veneranda età della Sovrana, date le condizioni di salute precarie ed è stato in qualche modo introdotto e preceduto dalla recente morte del Principe consorte. Il lutto per la Regina è stato nel tempo intimamente elaborato dai britannici e il dolore è stato attenuato e in qualche modo curato dalla naturale continuità del Regno passato nelle mani di un erede al trono popolarissimo e bonariamente chiacchieratissimo come l’ex Principe  Carlo, oggi proclamato Re Carlo III.
God Save the King!

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Redazione

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