Latina, arrestate due persone per scambio elettorale politico mafioso

Latina – I Carabinieri hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di due persone a seguito di alcune indagini.

Attraverso una di queste, denominata “Touchdown”, i militari hanno scoperto l’intervento illecito di un locale imprenditore, operante nel settore dei rifiuti, coadiuvato da un suo collaboratore, in occasione delle elezioni amministrative per il rinnovo del Consiglio Comunale di Latina del 5 giugno 2016.

L’imprenditore, dietro pagamento di 45mila euro ai membri del “Clan Di Silvio”, assicurava l’aggiudicazione di almeno duecento voti al capolista candidato nella lista “Noi con Salvini”, nei quartieri di influenza criminale del Clan.

L’attività investigativa ha consentito di accertare che il pagamento dei 45 mila euro avveniva in tre tranche all’interno dell’azienda operante nel settore dei rifiuti e che, in base all’accordo illecito, nessuno degli appartenenti alla famiglia Di Silvio si sarebbe dovuto presentare presso la sede del partito, per evitare di apparire come “collettore” di voti procurati da soggetto intraneo al Clan, ma che l’imprenditore avrebbe fatto avere le comunicazioni al Clan esclusivamente tramite A.R.

L’elezione del politico sarebbe stata per l’imprenditore pontino funzionale alle strategie economiche della sua società per ottenere verosimilmente il monopolio nella gestione dei rifiuti e delle bonifiche nel territorio pontino.

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