Laura Pausini, dopo il Golden Globe arriva l’Oscar

Anche quest’anno l’Italia sarà presente alla corsa degli Oscar e lo fa con due candidature per “Pinocchio” di Matteo Garrone, nella categoria trucco e costumi, e la candidatura per Laura Pausini con il suo brano “Io Si” colonna sonora del film “La vita davanti a sé” con Sophia Loren diretto dal figlio Edoardo Ponti.

Se in quella notte Pausini e Warren si dovessero aggiudicare l’Oscar sarebbe la prima volta per una canzone cantata in italiano. Laura ha cosi commentato la notizia nei suoi social: “Una canzone in italiano nominata agli Oscar!!!! Sono così onorata di rappresentare l’Italia in una delle cerimonie più importanti dell’industria dell’intrattenimento mondiale. Sapere che sono nominata agli Oscar va oltre qualunque desiderio o aspettativa potessi sognare.

Niente da fare per Gianfranco Rosi

Purtroppo non è rientrato nella cinquina finale il film “Notturno” di Gianfranco Rosi che era nella shortlist dei quindici della categoria miglior documentario. Un’edizione senza precedenti per gli Academy Award che si svolgeranno nella notte tra il 25 e il 26 aprile, in presenza secondo la volontà degli organizzatori e come è avvenuto ieri sera per i Grammy, ma da diverse città compreso ovviamente l’iconico Dolby Theater sede storica della manifestazione. 

Laura Pausini ancora non sappiamo se andrà a Los Angeles, ma sappiamo che ha sempre rifiutato di entrare nel “cinema” come lei ha raccontato: “Sophia Loren mi ha detto: tu non devi cantare una canzone, devi essere la mia voce nell’ultima frase del film. Ha creduto in me, mi ha voluto e mi ha scelto, lei così attenta a ogni dettaglio, così puntigliosa. Un’intesa perfetta, e pensare che in questo anno non ci siamo mai incontrate di persona: non ce n’era bisogno e comunque non si può. Io avevo sempre detto no al cinema, spesso la canzone non c’entra niente col film. Forse me lo sentivo che un bel giorno sarebbe arrivata una cosa del genere, una storia piena di significato, un messaggio forte di inclusione. E poi, accidenti, io sarò anche Laura Pausini ma lei è la Loren”.

Incetta di candidature agli Oscar per il film “Mank

Il film in bianco e nero “Mank“, sulla vita dello sceneggiatore Herman J. Mankiewicz e prodotto da Netflix, guida le candidature agli Oscar 2021, con 10 nomination, tra cui quella per miglior regista a cui concorre David Fincher, e miglior film. La storia segreta dietro “Quarto potere” di Orson Welles raccontata dal punto di vista dello sceneggiatore. 

Nella cinquina prescelta come Miglior Film Straniero figurano “Quo Vadis, Aida?“, che racconta il massacro di Srebrenica; il film danese “Un altro giro“, commedia-drammatica di Thomas Vinterber; “Better Days“, nuova opera del regista di Hong Kong, Derek Tsang; “Collective” del regista romeno Alexander Nanau, il docu-film sulla strage di giovani del 30 ottobre 2015 durante un concerto all’interno della discoteca Colectiv di Bucarest, e “The Man Who Sold His Skin“, del regista tunisino Kaouther Ben Hania.

Riuscirà la nostra Laura Pausini a portare a casa anche questo premio dopo il Golden Globe? L’appuntamento è per la notte tra il 25 e 26 aprile per scoprirlo e magari festeggiare insieme a lei.

Tutte le nomination agli Oscar:

Miglior film

The Father (Sony Pictures Classics)
Judas and the Black Messiah (Warner Bros.)
Mank (Netflix)
Minari (A24)
Nomadland (Searchlight Pictures)
Una donna promettente (Focus Features)
Sound of Metal (Amazon Studios)
Il processo ai Chicago 7 (Netflix)

Miglior regia
Thomas Vinterberg (Un altro giro)
David Fincher (Mank)
Lee Isaac Chung (Minari)
Chloé Zhao (Nomadland)
Emerald Fennell (Una donna promettente)

Miglior attore non protagonista
Sacha Baron Cohen Il processo ai Chicago 7
Daniel Kaluuya Judas and the Black Messiah
Leslie Odom Jr. One Night in Miami
Paul Raci Sound of Metal
Lakeith Stanfield Judas and the Black Messiah

Migliore attrice non protagonista
Maria Bakalova Borat 2
Glenn Close Elegia americana
Olivia Colman The Father
Amanda Seyfried Mank
Youn Yuh-jung Minari

Migliori costumi
Emma, Alexandra Byrne
Mank, Trish Summerville
Ma Rainey’s Black Bottom, Ann Roth
Mulan, Bina Daigeler
Pinocchio, Massimo Cantini Parrini

Migliore colonna sonora
Da 5 Bloods, Terence Blanchard
Mank, Trent Reznor, Atticus Ross
Minari, Emile Mosseri
News of the World, James Newton Howard
Soul, Trent Reznor, Atticus Ross, Jon Batiste

Miglior suono
Greyhound, Odin Benitez, Jason King, Christian P. Minkler, Michael Minkler, Jeff Sawyer
Mank, Ren Klyce, Jeremy Molod, David Parker, Nathan Nance, Drew Kunin
News of the World, John Pritchett, Mike Prestwood Smith, William Miller, Oliver Tarney, Michael Fentum
Soul, Coya Elliott, Ren Klyce, David Parker, Vince Caro

Miglior adattamento
Borat 2, Peter Baynham, Sacha Baron Cohen, Jena Friedman, Anthony Hines, Lee Kern, Dan Mazer, Nina Pedrad, Erica Rivinoja, Dan Swimer
The Father, Christopher Hampton, Florian Zeller
Nomadland, Chloé Zhao
One Night in Miami, Kemp Powers
The White Tiger, Ramin Bahrani

Migliore sceneggiatura originale
Judas and the Black Messiah, Will Berson, Shaka King, Keith Lucas, Kenneth Lucas
Minari, Lee Isaac Chung
Una donna promettente, Emerald Fennell
Sound of Metal, Abraham Marder, Darius Marder, Derek Cianfrance
Il processo ai Chicago 7, Aaron Sorkin

Miglior attore
Riz Ahmed (Sound of Metal)
Chadwick Boseman (Ma Rainey’s Black Bottom)
Anthony Hopkins (The Father)
Gary Oldman (Mank)
Steven Yeun (Minari)

Miglior attrice
Viola Davis (Ma Rainey’s Black Bottom)
Andra Day (The United States v. Billie Holiday)
Vanessa Kirby (Pieces of a Woman)
Frances McDormand (Nomadland)
Carey Mulligan (Una donna promettente)

Miglior film d’animazione
Onward (Pixar)
Over the Moon (Netflix)
Shaun the Sheep Movie: Farmageddon (Netflix)
Soul (Pixar)
Wolfwalkers (Apple TV Plus/GKIDS)

Miglior fotografia
Judas and the Black Messiah, Sean Bobbitt
Mank, Erik Messerschmidt
News of the World, Dariusz Wolski
Nomadland, Joshua James Richards
The Trial of the Chicago 7, Phedon Papamichael

Miglior documentario
Collective (Magnolia Pictures and Participant)
Crip Camp (Netflix)
The Mole Agent (Gravitas Ventures)
My Octopus Teacher (Netflix)
Time (Amazon Studios)

Miglior film internazionale
Un altro giro (Danimarca)
Better Days (Hong Kong)
Collective (Romania)
The Man Who Sold His Skin (Tunisia)
Quo Vadis, Aida?(Bosnia and Herzegovina)

Miglior corto documentario
Colette (Time Travel Unlimited)
A Concerto Is a Conversation (Breakwater Studios)
Do Not Split (Field of Vision)
Hunger Ward (MTV Documentary Films)
A Love Song for Latasha (Netflix)

Miglior montaggio
The Father, Yorgos Lamprinos
Nomadland, Chloé Zhao
Una donna promettente, Frédéric Thoraval
Sound of Metal, Mikkel E.G. Nielsen
Il processo ai Chicago 7, Alan Baumgarten

Miglior trucco e parrucco
Emma, Marese Langan
Elegia americana, Eryn Krueger Mekash, Patricia Dehaney, Matthew Mungle
Ma Rainey’s Black Bottom, Matiki Anoff, Mia Neal, Larry M. Cherry
Mank, Kimberley Spiteri, Gigi Williams
Pinocchio, Dalia Colli, Anna Kieber, Sebastian Lochmann, Stephen Murphy

Miglior canzone
Fight for You, (Judas and the Black Messiah)
Hear My Voice, (Il processo ai Chicago 7)
Húsavík, (Eurovision Song Contest)
Io Si (Seen)La vita davanti a sé – Laura Pausini
Speak Now, (One Night in Miami)

Migliore scenografia
The Father, Peter Francis, Cathy Featherstone
Ma Rainey’s Black Bottom, Mark Ricker, Karen O’Hara, Diana Stoughton
Mank, Donald Graham Burt, Jan Pascale
News of the World, David Crank, Elizabeth Keenan
Tenet, Nathan Crowley, Kathy Lucas

Migliori effetti visivi
Love and Monsters
The Midnight Sky, Matt Kasmir, Chris Lawrence, Dave Watkins, Max Solomon
Mulan, Sean Faden, Anders Langlands, Seth Maury, Steve Ingram
The One and Only Ivan, Nick Davis, Greg Fisher, Ben Jones, Santiago Colomo Martinez
Tenet, Andrew Jackson, Andrew Lockley, Scott R. Fisher, Mike Chambers

Miglior corto d’animazione
Burrow (Disney Plus/Pixar)
Genius Loci (Kazak Productions)
If Anything Happens I Love You (Netflix)
Opera (Beasts and Natives Alike)
Yes-People (CAOZ hf. Hólamói)

Miglior corto
Feeling Through
The Letter Room
The Present

Two Distant Strangers
White Eye

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