Lavoro ibrido: cos’è e come funziona

Il lavoro ibrido, definito a livello internazionale hybrid working, è una modalità di lavoro flessibile in cui un lavoratore opera in parte da remoto, da casa o da un altro luogo, e in parte presso la sede aziendale.

La ricerca condotta da Iwg – leader mondiale nelle soluzioni di lavoro ibrido e negli spazi di lavoro flessibile – su oltre 2.000 lavoratori in modalità ibrida rivela che, il tempo risparmiato grazie alla riduzione del pendolarismo ha portato a molteplici benefici per la salute e il benessere, tra cui la perdita di peso, migliori abitudini alimentari, una migliore salute mentale e un sonno più lungo.

Il lavoratore ibrido medio, oggi, dedica all’esercizio fisico 4,7 ore la settimana, rispetto alle 3,4 precedenti la pandemia; le attività più comuni sono la camminata, la corsa ed esercizi per la resistenza. Dormono anche più a lungo: il tempo in più trascorso a letto ogni mattina equivale a 71 ore – o tre giorni – di sonno in più all’anno. Anche le abitudini alimentari sono notevolmente migliorate. Il 70% ha dichiarato che lavorare in modalità ibrida consente di preparare una colazione sana ogni giorno, mentre più della metà (54%) ha più tempo da dedicare alla preparazione di pasti nutrienti durante la settimana.

I lavoratori consumano più frutta e verdura fresca (rispettivamente il 46% e il 44%) e un quinto (20%) mangia più pesce. Un quarto ha anche diminuito il consumo di dolci rispetto al periodo precedente al 2020. Più esercizio fisico, un riposo migliore e un’alimentazione più sana hanno fatto sì che più di un quarto (27%) dei lavoratori abbia dichiarato di aver perso peso dall’inizio della pandemia.

Due su cinque (42%) hanno perso tra i 5 e i 9,9 kg, mentre un notevole 23% ha perso più di 10 kg. I principali fattori che hanno contribuito alla perdita di peso sono stati il maggior tempo dedicato all’esercizio fisico (65%) e più tempo a disposizione per cucinare pasti sani (54%). Iwg, presente in Italia con brand come Spaces e Regus, ha collaborato con la dottoressa Sara Kayat, appassionata sostenitrice dei benefici di uno stile di vita attivo e salutare, convinta che il lavoro ibrido possa dare una mano ai lavoratori e liberare tempo.

La dottoressa Sara Kayat commenta: “Non c’è dubbio che il lavoro ibrido abbia favorito alcuni importanti benefici per la salute. Una dieta equilibrata, attività fisica e una buona qualità del sonno sono i fondamenti di uno stile di vita sano. Questi dati suggeriscono che sono elementi più diffusi grazie al tempo extra che il modello di lavoro ibrido concede”. “Anche la gestione dello stress e i legami sociali sono incredibilmente importanti per il benessere mentale e, un equilibrio sano tra lavoro e vita privata, è essenziale per raggiungerli. Consentendo alle persone di lavorare più vicino a casa permette di avere più tempo per la famiglia, gli amici e gli hobby antistress”.

Il lavoro ibrido ha visto sempre più lavoratori lavorare alternativamente da casa, da un ufficio di prossimità e talvolta dall’headquarter, riducendo drasticamente gli spostamenti e risparmiando, di conseguenza, numerose ore ogni giorno. Il lavoro ibrido sta anche portando aumenti di produttività. Quasi quattro persone su cinque (79%) affermano di essere più produttive rispetto al periodo precedente al 2020, grazie a un minore stress legato al lavoro (47%) e al fatto di avere più tempo a disposizione per rilassarsi dopo il lavoro (46%).

Secondo una ricerca di Nicholas Bloom, economista della Stanford Graduate School of Business, la produttività complessiva è aumentata del 3%-4% grazie al lavoro ibrido, dimostrando così un vantaggio tangibile sia per le aziende, sia per il personale. Con una maggiore produttività sul lavoro e più tempo libero fuori dal lavoro, non sorprende che due terzi (66%) ritengano che la loro salute mentale sia migliore grazie al passaggio al lavoro ibrido. L’81% dichiara di avere più tempo libero rispetto a prima del 2020 e la maggior parte lo impiega in attività che incrementino la propria salute e il proprio benessere; trascorrendo del tempo con la famiglia e gli amici (55%) e facendo esercizio fisico (52%) o una breve passeggiata durante la giornata (67%), tutti fattori che hanno un effetto positivo anche sulla salute mentale.

Mark Dixon, ceo e fondatore di Iwg aggiunge: “Questo studio conferma ciò che stiamo vedendo da un po’ di tempo a questa parte: il lavoro ibrido sta creando e mantenendo una forza lavoro più sana e felice, anche attraverso la riduzione della necessità di lunghi spostamenti quotidiani. Dare la possibilità di lavorare in modalità ibrida è per le aziende un modo semplice e, allo stesso tempo così importante di mettere i propri dipendenti al primo posto, dando loro un maggiore controllo sugli orari e liberando il loro tempo. Le realtà che hanno adottato il lavoro ibrido non solo vedono una forza lavoro più sana e felice, ma anche team più impegnati e produttivi”, conclude.

(foto di Pixabay)

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