Le Borse mondiali restano “nervose” in attesa dei negoziati

Milano chiude la seduta con l’Ftse Mib a +1%, per poi dimezzare i guadagni, con l’avvio contrastato di Wall Street.

Nuovo record per il prezzo del grano che tocca i 430 euro la tonnellata alla Borsa di Parigi con un +9% rispetto a venerdì. Nel frattempo a Chicago il mais guadagna il 2,63% a 773 dollari allo staio (bushel) e il frumento il 6,77% a 1.294 dollari allo staio.

Il gas ad Amsterdam in avvio di seduta il prezzo è schizzato a 225 euro al Mmbtu, con un incremento del 17%, per poi ritracciare a 216 euro (+12,2%).

Il greggio del Texas guadagna l’8,62% a 125,76 dollari al barile; il Brent vola verso i 130 dollari a 129,48 dollari (+9,63%).

Il lingotto d’oro con consegna immediata, dopo aver toccato i 2.000 dollari l’oncia, segna 1.980 dollari l’oncia con un rialzo dello 0,5%. meglio ancora il  Nichel che ha visto un balzo del 16%. In tensione anche l’alluminio (+2%) e il rame (+3%). Sale anche  il palladio di 5,2 percentuali attorno ai 3.137 dollari all’oncia.

Le Borse asiatiche chiudono in profondo rosso la prima seduta della settimana. Tokyo ha chiuso in calo del 2,94%, con l’indice ai minimi in 16 mesi. Sul mercato valutario lo yen si indebolisce a 114,90 sul dollaro, mentre si apprezza poco sopra a 125 sull’euro. A contrattazioni ancora in corso Hong Kong cede il 3,4%, Shanghai (-2,2%), Shenzhen (-2,9%), Seul (-2,3%) e Mumbai (-2,2%).

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Redazione

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