Le mascherine mettono in crisi il mondo del make-up

Le mascherine uccidono il mercato del make-up, in calo del 17% dall’inizio dell’anno. Se nelle crisi finanziarie del passato comprare un rossetto o un profumo era una forma accessibile di auto gratificazione, l’uso della mascherina e la riduzione drastica della vita sociale hanno portato a una forte contrazione nel mondo del beauty.

Fino all’inizio del lockdown, le vendite erano stabili ma tra marzo e maggio sono crollate del 53,4%. E nonostante la riapertura, il settore ha fatto registrare un ulteriore arretramento del 6,3% da maggio, a fine 2020 si stima, per quanto riguarda la cosmesi italiana, un calo del fatturato globale pari all’11,6% rispetto all’anno precedente.

Le vendite di rossetto, impossibile da utilizzare senza sporcare la mascherina che si indossa, è crollato addirittura del 75% durante il lockdown e da allora proseguono la discesa di un ulteriore 26,4%. All’estremo opposto, hanno ripreso vigore le vendite di trucco per gli occhi, che restano fuori dalla mascherini: mascara, ombretto e eye liner hanno fatto segnare uno 0,2% in più rispetto all’anno scorso.

Per Renato Ancorotti, Presidente di Cosmetica Italia, il mercato interno ha retto meglio delle esportazioni e l’e-commerce è stato l’unico canale in crescita.

L’analista Mathilde Lion spiega che con la crisi non c’è voglia di festeggiare né di truccarsi, “le serate al ristorante sono rare, le uscite sono soltanto con poche persone, i matrimoni rinviati o annullati“.

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