L’inflazione sta colpendo il reddito disponibile e il risparmio delle famiglie italiane che, rispetto anche ad altri paesi europei, risentono in maniera contenuta del rialzo dei tassi di interesse sul debito per i mutui.
La Banca d’Italia rileva una flessione del reddito disponibile reale, in parte mitigata dalle misure poste in atto dal Governo, con un calo della ricchezza finanziaria del 5,6% nel secondo semestre e un -5,3% della prospensione al risparmio nell’ultimo tiemestre. Tuttavia, mutui variabili sono solo il 37% del totale e il 30% dei nuovi mutui ha un tetto.