Governo Draghi. Secondo giorno di consultazioni: Leu, Iv, FdI,Pd

La prima giornata di consultazioni ha visto protagonisti i gruppi “piccoli” che hanno annunciato il loro appoggio a Mario Draghi, ma gli incontri si concluderanno sabato in tarda mattinata.

Nella giornata di oggi, il Presidente del Consiglio incaricato ha incontrato: Gruppo per la Autonomie, Liberi e Uguali, Italia Viva, Fratelli d’Italia e Partito Democratico. Domani, ultimi due partiti: Lega e Movimento 5 Stelle.
Intanto Silvio Berlusconi, è tornato in Provenza dopo aver confermato il suo appoggio al Governo Draghi.
Tuttavia, è previsto un secondo giro di consultazioni.

Secondo giorno di consultazioni per Mario Draghi 

Una giornata, quella di oggi, molto impegnativa per il Presidente Mario Draghi, ma dalle previsioni, non poteva essere diversamente. Dicono che la “mattina abbia l’oro in bocca”, ma attualmente dalle bocche, escono solo tante critiche e ipotesi. Per fortuna, Draghi che è al di fuori dei giochetti politici, prosegue per la sua strada con in mente solo una cosa: uscire presto dalla pandemia. 

E mentre trascorre delle ore ad ascoltare, valutare e confrontarsi con i partiti politici. fuori c’ è chi continua a parlare del “metodo Rousseau”. Un’occasione servita su un piatto d’argento per far parlare Salvini: “Il Movimento 5 stelle vuol far decidere agli iscritti di Rousseau se appoggiare il governo Draghi? “Auguri… Noi decidiamo parlando e non sulle piattaforme, ma comunque ognuno fa quel che crede”. 

Autonomie e LeU

Il primo incontro per Draghi, iniziato alle ore 11, è stato quello dei gruppi di Autonomie. Al termine di questo, i rappresentanti si sono diretti verso la sala stampa per dichiarare quanto detto poco prima.

Abbiamo illustrato le nostre questioni più importanti e abbiamo trovato la massima attenzione da parte del Presidente Draghi, sapeva molto dei nostri territori e per noi è stato un incontro molto positivo. Il Presidente ha la fama di essere più tedesco dei tedeschi. Ora ci riuniremo per definire la nostra posizione”. 

A seguire, le dichiarazioni di Fornaro: “Abbiamo ascoltato il Presidente del Consiglio incaricato. Ho condiviso le 5 emergenze e la nostra posizione è chiara. Abbiamo posto una serie di priorità programmatiche a cominciare dalla lotta per la pandemia e salvaguardare il lavoro svolto in questo periodo di Covid.  Poi, la questione del lavoro, condivisa anche da Draghi. Il tema del blocco licenziamenti che va prorogato fino alla fine e la questione di avere un ammortizzatore sociale unico. E’ necessario poi fare chiarezza sul reddito di cittadinanza, ma già ai tempi in merito ci astenemmo. Oggi, possiamo dire che è stato uno strumento importante in periodo di lockdown. La base parlamentare deve essere una base coesa ma il confronto è stato positivo e di reciproco ascolto”.

E De Petris: Siamo stati franchi all’insegna del reciproco ascolto, perché non sono tempi di tattiche. Abbiamo sottolineato con forza il Recovery Plan, come un’opportunità poiché ci sono delle cose buone dal punto di vista strutturale. Altro punto è che bisogna lavorare molto sulla riconversione ecologica. Non siamo disponibili a operazioni di facciata. Il Paese deve indirizzarsi su una strada pulita e libera. Abbiamo sottoposto, in merito alla pandemia, anche il problema dei vaccini con il fine di avere una produzione interna”. 

Italia Viva, Fratelli d’Italia, Pd e Forza Italia

Mentre il mondo del web si scatena utilizzando l’hashtag #quellavoltacheDraghi, seguito dalle considerazioni più assurde, colpa anche del fatto che il Presidente non abbia i social, dentro alla Camera si discuteva di qualcosa di serio. Come capire quale sia il modo migliore per salvare un Paese.

Ma presi da un momento di euforia generale, in molti hanno dimenticato che nel frattempo, faccia a faccia, si trovavano chi ha causato la crisi ma dice il contrario e chi sta cercando di ricucire una rottura. E’ il momento quindi di Matteo Renzi.

“Italia Viva esprime un deferente messaggio di riconoscenza al Presidente della Repubblica per l’autorevole e alto Magistero. Grazie anche al Presidente del Consiglio incaricato come interlocutore per formare un nuovo Governo. Draghi ha portato una ventata di fiducia nel Paese. E’ una polizza assicurativa per i nostri figli e i nostri nipoti. Mai il nostro Paese ha avuto così tanti soldi dal dopo guerra grazie a Next Generation Eu. Chi meglio di Draghi può gestire questo passaggio? L’idea che la presidenza del G20 sia affidata a Draghi è un elemento di grande serenità e solidità. Italia Viva sosterrà il Governo indipendentemente dal nome dei Ministri. Noi siamo al suo fianco e a sua disposizione”. 

Opinione diversa per Giorgia Meloni:

“Abbiamo ribadito al Presidente incaricato che Fratelli d’Italia non voterà la fiducia al suo Governo. Pertanto sceglie l’astensione per una ragione di merito e una di metodo che non dipendono ovviamente dall’ autorevolezza  della sua figura e che non hanno nulla a che fare con un eventuale pregiudizio nei suoi confronti.  I Governi passano con immobilismo. La proposta per tenere il Centrodestra Unito che Fratelli d’Italia si è configurata in questi anni è quella di un partito fortemente  produttivo  fino ad arrivare a una serie di scelte che sono state fatte dall’attuale Governo e  se ci fosse un Governo che serve a mettere in sicurezza le cose con un  piano vaccini che consenta agli italiani e che porta gli italiani al voto  prima che scatti il semestre bianco ovvero un Governo che può durare massimo fino a settembre, lo valuterei.

Alla rappresentante di Fratelli l’Italia, seguono due sì per il Governo Draghi. Il primo, quello di Nicola Zingaretti (Pd): “Abbiamo espresso la nostra disponibilità per la formazione del Governo. Nell’ambito di questa fiducia, abbiamo espresso le nostre preoccupazioni e le nostre proposte. La sfida è grande ma faremo di tutto per aiutare il Paese a vincerla. L’Italia ce la farà. Una scelta del genere comporta un ancoraggio all’Europa per un rischio comune e per la solidarietà. L’Italia è diventata protagonista dell’Europa in questi mesi e questo patrimonio andrà rilanciato. Ora bisogna accelerare per creare lavoro nel nostro Paese. Centrale, sarà la riforma del fisco a beneficio delle aziende. Soprattuto ora, in un momento in cui alcuni settori vivono una crisi drammatica. La crisi sta colpendo tutti, in particolare modo le donne. Oggi, tuttavia, si è trattato di un primo incontro e attendiamo una sua prima sintesi”. 

E infine, quello di Antonio Tajani (Forza Italia): Con le Presidenti Bernini e Gelmini insieme a UDC, abbiamo confermato al Presidente il pieno appoggio già anticipato dal Presidente Berlusconi. Forza Italia si aspetta un esecutivo di alto livello capace di rappresentare al meglio l’unità del Paese con tutte le risorse della politica, dell’economia e della cultura. Questo implica il Governo dei migliori. L’alto profilo di Draghi, è una garanzia della credibilità del nuovo esecutivo in Europa e nel mondo, ma anche la serietà di un progetto in cui il Paese si possa riunire. Forza Italia è pronta a dare un contributo di idee e di programmi. A tal proposito abbiamo consegnato due dossier: uno sul piano dei fondi del Recovery Plan e uno sul piano vaccinale.”

Ma il vero scoglio per Mario Draghi sarà domani, quando di fronte a lui si siederanno: Lega e Movimento 5 Stelle. Inizio delle consultazioni alle ore 11.00

 

 

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