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Lo sviluppo dell’operatività dell’OAM nel 2021

Dalla Relazione annuale, pubblicata la scorsa settimana, si apprende che nel 2021 è risultato in crescita del 4% il numero degli iscritti all’elenco dell’Organismo degli Agenti e dei Mediatori (OAM), arrivati a 8590 unità. Un numero, a cui va aggiunto quello, ben più cospicuo, dei collaboratori, che hanno sfiorato la quota di 19mila unità.

In controtendenza alla crescita complessiva degli iscritti, sempre secondo i dati di questa Fondazione, il cui Comitato di Gestione è presieduto da Francesco Alfonso, da segnalare la contrazione, sia dei cambiavalute legata all’andamento dei minori flussi turistici, sia quella più numerosa dei Cambio Oro (123 unità in meno), largamente ascrivibile alla cancellazione sanzionatoria per il mancato versamento dei contributi.

Scendendo nei dettagli delle attività svolte da mediatori e agenti, risulta, poi, che, a fronte dei quasi 28700 mandati ricevuti dalle banche nel corso del 2021, le aree maggiormente interessate sono state quelle della cessione del quinto dello stipendio o della pensione, del credito personale e dei mutui. Quanto agli strumenti operativi utilizzati si segnalano andamenti in crescita per il factoring (+ 24%). per gli acquisti di crediti e le aperture di credito in conto corrente (per entrambe le categorie + 20%)  e per le garanzie collettive degli affidamenti (+18%); mentre spicca la percentuale di diminuzione dei prestiti su pegno (-10%).

Nella Relazione Annuale spazi significativi sono, inoltre, riservati all’illustrazione delle due  funzioni che spettano all’OAM, nella sua qualità di organismo di controllo. La prima si sostanzia nella vigilanza esercitata sugli iscritti sotto forma principalmente di “moral suasion”, fermo restando che lo scorso anno sono stati disposti 60 provvedimenti sanzionatori, che nella metà dei casi sono stati di tipo pecuniario.

L’altra funzione, il contrasto all’abusivismo finanziario, dopo l’acquisizione da Infocamere dell’elenco dei soggetti e dei relativi codici identificativi dell’attività tipica creditizia e dopo la successiva formazione da parte di OAM di un campione significativo di 100 soggetti, si è concretizzata nell’individuazione di coloro (11% del campione) che presentavano potenziali criticità sotto il profilo della regolarità dell’esercizio del credito. Un primo passo fondamentale, a cui seguiranno, come viene sottolineato in questo documento, ulteriori approfondimenti ed eventualmente successive segnalazioni alla Guardia di Finanza.

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