Lorefice (M5S): “il Governo intervenga su API e impollinatori”

Quasi il 90% delle piante selvatiche da fiore ha bisogno di impollinatori, come api, vespe, farfalle, coccinelle, ragni, rettili, uccelli, finanche mammiferi, per trasferire il polline da un fiore all’altro e completare la riproduzione sessuale. A loro volta, queste piante sono fondamentali per il funzionamento degli ecosistemi e la conservazione delle specie e degli habitat e in generale delle diversità biologica, che rappresenta la base della nostra esistenza e delle nostre economie.

Il declino degli impollinatori è associato a una serie di fattori che spesso agiscono in sinergia tra loro: distruzione, degradazione e frammentazione degli habitat, inquinamento da agenti fisici e chimici, cambiamenti climatici e diffusione di specie aliene invasive.

Sul tema si è espresso il Senatore Pietro Lorefice (M5S) in occasione della Giornata mondiale delle api, istituita dall`Assemblea generale delle Nazioni Unite il 20 dicembre 2017, proprio in risposta al crescente declino degli impollinatori.

Il Senatore ha rimarcato che – “Affinché questa non rimanga l`ennesima giornata mondiale in cui ci si ricorda di un problema esclusivamente a favore di telecamera, per poi dimenticarlo dopo24 ore, oggi più che mai voglio ribadire quanto sia necessario da parte di questa maggioranza un serio e convinto intervento che tuteli la diversità biologica a livello nazionale, in sinergia con l`Unione Europea e la comunità internazionale, anche al fine di contrastare l`attuale drammatica tendenza di declino degli insetti“.

Io e il Movimento 5 stelle ci siamo già dati da fare, in continuità con quanto fatto nella passata legislatura, presentando in Senato nell`ottobre 2022 un Disegno di legge a mia prima firma per l`adozione di disposizioni per la protezione degli insetti a livello nazionale” – ha aggiunto Lorefice.

Auspico che il Governo prenda in considerazione la nostra proposta in tempi celeri, perché quella della salvaguardia dei nostri ecosistemi è davvero una lotta contro il tempo, in cui domani è già tardi” – ha concluso il Senatore pentastellato.

Quasi il 90% delle piante selvatiche da fiore ha bisogno di impollinatori, come api, vespe, farfalle, coccinelle, ragni, rettili, uccelli, finanche mammiferi, per trasferire il polline da un fiore all’altro e completare la riproduzione sessuale. A loro volta, queste piante sono fondamentali per il funzionamento degli ecosistemi e la conservazione delle specie e degli habitat e in generale delle diversità biologica, che rappresenta la base della nostra esistenza e delle nostre economie.

Nel processo di produzione alimentare, oltre il 75% delle principali colture agrarie beneficia dell’impollinazione operata da decine di migliaia di specie animali (almeno 16 mila tra gli insetti) in termini di produzione, resa e qualità. Il volume di raccolti delle colture dipendenti dagli impollinatori è triplicato negli ultimi 50 anni. Le colture agrarie interessate includono cereali, frutta e verdura essenziali per le diete animali e l’alimentazione umana, poiché esse forniscono vitamine e minerali, nonché combustibili, fibre come cotone e lino e materiali da costruzione.

 

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