Lunedì 17 maggio: cosa potrebbe cambiare nel nostro Paese?

Da lunedì 17 maggio si cambia registro. Si va verso un nuovo decreto Covid che dovrebbe portare novità sul fronte coprifuoco, che potrebbe essere spostato alle 23 o alle 24. In più riaperture anticipate di ristoranti al chiuso, palestre, parchi tematici, fiere, convegni e congressi, centri commerciali nel weekend e ripartenza di matrimoni e cerimonie.

Una decisione era attesa in settimana, ma la Cabina di regia è stata rimandata a lunedì 17 maggio, quando saranno attivi i nuovi colori delle regioni sulla base dei dati del monitoraggio Iss di venerdì.

Da lunedì slitta il coprifuoco?

Il coprifuoco, attualmente è fissato dalle 22 alle 5. Ma dal 17 maggio potrebbe essere spostato di almeno 2 ore. In questo modo permette ai ristoranti e ai locali di servire i tavoli, situati all’aperto, almeno fino alle 23.30. Quasi impossibile, invece, che il coprifuoco verrà annullato, almeno non prima di giugno.

Settore Wedding

Novità anche per il settore dei matrimoni, che si trova in una situazione di stallo da mesi. “La questione del settore di cerimonie – ha spiegato Draghi – sarà all’attenzione della cabina di regia di lunedì per dare certezze a chi ha subito danni economici significativi”. La preoccupazione è che con i festeggiamenti si possano creare delle situazioni rischiose. “È fondamentale avere pazienza – ha ribadito il Premier – per evitare che un’occasione di gioia e spensieratezza si trasformi in un potenziale rischio per i partecipanti”.

Il settore del wedding, stando al calendario ipotetico, potrebbe ripartire il 15 giugno, ma tutto dipenderà dalla cabina di regia, dall’andamento della curva epidemiologica e dalla campagna di vaccinazione.

L’Italia si tinge di giallo?

Da lunedì 17 maggio, inoltre, l’Italia dovrebbe finire pressoché tutta in zona gialla. Le uniche tre regioni che rischiano la zona arancione sarebbero Valle d’Aosta, Sicilia e Sardegna. Ma con la ricalibrazione del peso dei differenti parametri Sicilia e Sardegna potrebbero passare, anche loro, in zona gialla. L’unica regione a rimanere in zona arancione potrebbe essere la sola Valle D’Aosta.

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