Lunedì nero per Piazza Affari che chiude in calo

Il caso Evergrande fa paura agli investitori per il possibile contagio per  altri colossi immobiliari cinesi e con ricadute anche fuori dai confini della Cina. Occhi degli investitori, però, puntati anche sulle banche centrali con diversi meeting in agenda questa settimana.
A fine giornata il Ftse Mib ha ceduto il 2,57% a 25.048 punti, scivolando ai minimi a quasi due mesi. Banche in picchiata con un -4,71% per Unicredit e oltre -5% per Bper e Banco Bpm; Il ceo di Banco BPM, Giuseppe Castagna, ha rimarcato in un’intervista al Corriere di non aver mai parlato con Unicredit circa una possibile fusione da quando a piazza Gae Aulenti c’è il nuovo Ceo Orcel.

Calo del 4,8% per ENI che oggi ha staccato l’acconto cedola 2022 di 0,43 euro per azione, ma tra i peggiori anche Stellantis affondata a -4,47% in area 16 euro.

Incide negativamente anche la vicenda degli airbag prodotti dalla giapponese Takata che secondo la Reuters, in base ad un’indagine dell’Agenzia federale americana sulla sicurezza dei trasporti (Nhtsa) coinvolgerebbe ben 30 milioni di veicoli costruiti tra il 2001 e il 2019 da una ventina di case automobilistiche che in quegli anni montavano airbag prodotti dalla società giapponese. Gli airbag sembra che presentassero un difetto di costruzione del componente salvavita considerato a rischio esplosione. Anche Ferrari e Chrysler (gruppo Stellantis) risultano tra le società che usano airbag potenzialmente difettosi.

Ma il lunedì nero ha interessato anche il titolo DiaSorin (-1,18%) che ha lanciato il nuovo test Simplexa™ COVID-19 & Flu A/B Direct nei paesi che accettano la marcatura CE. Il test permette l’identificazione qualitativa e la differenziazione in vitro dei segmenti di RNA del SARS-CoV-2 e dei virus dell’influenza A e B.

Unici titoli in positivo sul Ftse Mib, Amplifon con +0,56%, Terna con +0,3% e A2a con +0,03%.

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Redazione

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