A quanto apprende l’Adnkronos, nei vertici del M5S si ragiona su una ‘micro deroga’: fisserebbe la percentuale degli eletti ammessi al ‘terzo giro’ ben al di sotto del 10%. Questo aprirebbe le porte del Parlamento e dei Consigli regionali solo a una manciata di grillini forti di due mandati. A Bruxelles gli europarlamentari al ‘terzo round’ si conterebbero sulle dita di una mano. Ammesso che la rete dia il disco verde alla deroga. Che, per aprire la strada alla candidatura di Governatore a Cancelleri in Sicilia, andrebbe fatta entro e non oltre mercoledì, dunque messa ai voti e ratificata entro 72 ore.
La mancata candidatura di Cancelleri alle primarie in Sicilia costituirebbe un bel pasticcio per il M5S. In primis potrebbe generare una nuova frattura, che potrebbe innescare nuovi addii nelle file del Movimento, a Roma come in Sicilia. Cancelleri, in passato era considerato vicinissimo a Luigi Di Maio che, da capo politico, lasciò che abbandonasse la carica da Consigliere per assumere quella da Sottosegretario a Roma (altra regola grillina infranta). Se Cancellieri decidesse di rompere, stando alle voci che circolano nel Movimento, potrebbe portarsi dietro 10 parlamentari. Fra questi anche la sorella, la Deputata Azzurra Cancelleri, anche lei al secondo mandato. Oltre la scissione il potenziale danno in Sicilia. Qui il Movimento non può permettersi fallimenti dopo il flop registrato alle ultime amministrative.