Tokyo 2020 ha avuto inizio in un luogo altamente simbolico per il Giappone, Fukushima, la città devastata dall’incidente nucleare del marzo 2011 che fece seguito ad un terribile terremoto e a uno tsunami.
A Tokyo anche il Direttore Generale dell’OMS, Tedros Adhanom Ghebreyesus che ha dichiarato che “il mondo dovrebbe fare come” il mondo olimpico per battere la pandemia”.
Continua intanto lo scontro fra chi vorrebbe che il Giappone rinunciasse ai Giochi e chi vuole andare avanti. Proprio dal numero 1 dell’OMS è arrivata un ulteriore e importante sostegno agli organizzatori: “non è una corsa uno contro l’altro – ha detto Tedros – la nostra corsa è contro il virus. Affinché questi Giochi abbiano successo – ha aggiunto davanti ai membri del CIO – serve rapidità, forza e abilità, ma anche determinazione, dedizione e disciplina”. Il mondo, secondo lui, dovrebbe dar prova delle stesse qualità per “trionfare sulla pandemia”.
Davanti al CIO ha parlato anche il Presidente del CONI, Giovanni Malagò, illustrando la sua relazione su Milano-Cortina 2026: “per rendere sostenibili i Giochi – ha detto Malagò – abbiamo adottato un approccio innovativo, chiamato ‘organizzazione esponenziale’ in cui i costi principali dell’organizzazione saranno quelli relativi alle risorse umane”.