Manovra, le Opposizioni attaccano duramente il Governo

Opposizioni all’attacco sulla Manovra 2024 e accusano il Governo – di trattare da stupidi gli italiani annunciando provvedimenti su sanità e banche che non sono altro che un imbroglio.

Il primo per l’entità dei fondi – non 3,7 miliardi come annunciato dal Governo, ma 900 milioni per il 2025 –  sostiene l’altra metà di campo. Il secondo sul meccanismo – nessuna nuova tassa, la denuncia del campo progressista, ma un anticipo di tasse già dovute dalle banche e assicurazioni che saranno loro puntualmente restituite tra il 2027 e il 2029” – spiega Elly Schlein in un video sui social.

Sintetizza Giuseppe Conte: “Un imbroglio“. Per Carlo Calenda, “una cavolata“. E quindi Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli: “Una truffa“.

Sul capitolo sanità l’accusa al governo è quella aver ‘gonfiato’ le cifre. “Anche oggi il Governo ci da una buona dose di propaganda quotidiana: annunciano 3,7 miliardi in più sulla sanità ma la verità è che per il 2025 mettono soltanto 900 milioni che si aggiungono al miliardo già stanziato. Quindi, meno della metà di quello che hanno annunciato” – rimarca Schlein.

E Conte incalza: “Siete mai entrati, cari ministri, cara Giorgia Meloni, in un pronto soccorso? Avete visto le prenotazioni di un esame diagnostico per cui servono due o tre anni? Guardate – spiega – che tutti i medici e gli infermieri sono sul piede di guerra e noi con loro”.

Il leader M5S si rivolge al Ministro Schillaci: “Sei un tecnico, se non ti danno i finanziamenti devi battere i pugni, devi farti valere. E se, nel caso non li ottenessi, metti sul tavolo le dimissioni“.

Per Fratoianni e Bonelli quella del Governo è “una truffae attaccano – “Giorgia Meloni in aula, rispondendo ai nostri interventi, ha detto ‘vi stupirò, vi sorprenderò. Sulle banche, vedrete che sarò più coraggiosa della sinistra’ e in effetti ci ha sorpreso e ci ha scandalizzato: la tassa sulle banche è una truffa. In realtà non c’è nessuna tassa sulle banche o sugli extraprofitti. Sono solo anticipazioni di imposte che lo stato dovrà restituire tra il 2027 e 2029”.

Stessa lettura da parte di Calenda – “I 3,5 miliardi dalla banche sono una cavolata perché solo sono un anticipo di un’imposta e non soldi dalle banche“.

Una sintonia tra le opposizioni che potrebbe tradursi in emendamenti comuni alla Manovra.

 

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