Doveva essere un intervento di routine quello che si apprestava a fare Maria Grazia Di Domenico. Un intervento che sarebbe stato fatto in day hospital; poi a casa per continuare a preparare le nozze che si sarebbero dovute svolgere il prossimo 11 settembre. Ma qualcosa è andato storto.
E così Maria Grazia Di Domenico è morta a 27 anni. Originaria di Cava de’Tirreni, in provincia di Salerno, Maria Grazia viveva però da molti anni a Roma. Il 17 maggio scorso si era sottoposta a un intervento di conizzazione cervicale dell’utero presso una clinica della Capitale. Doveva trattarsi di un semplice intervento chirurgico, della durata di circa 15-20 minuti, di prassi svolto in regime di day hospital o addirittura ambulatoriale. Ma dopo l’operazione ha cominciato ad accusare forti dolori addominali. Ne è iniziato un lungo calvario, dal quale purtroppo ne è uscita perdente.
A Maria Grazia Di Domenico prescritti fermenti lattici
I sanitari, in un primo momento rassicuranti nei confronti dei genitori, hanno preso poi atto che il quadro complessivo della paziente stava peggiorando. Sopraggiunta la febbre alta si è deciso di trasferire la giovane presso l’ospedale San Pietro, dove arrivò con shock settico e addome acuto da peritonite. Immediato l’intervento d’urgenza. Quando il suo quadro si è aggravato ulteriormente, la ragazza è stata trasferita al Gemelli, dove, però, è entrata in coma e deceduta 3 giorni dopo. La procura di Roma sul caso ha aperto un fascicolo per omicidio colposo, dopo la denuncia/querela della famiglia Di Domenico seguiti dai legali Carlo e Damiano Carrese, cercando di far luce su quanto accaduto nella clinica e di accertare eventuali responsabilità. Obiettivo, capire che cosa abbia ucciso Maria Grazia.
Stando a quanto ricostruito proprio dai familiari, che hanno presentato denuncia, Maria Grazia avrebbe iniziato a sentirsi male subito dopo l’operazione. Fortissimi dolori all’addome e vomito che hanno spinto i medici a trattenerla in osservazione senza però, stando sempre a quanto riferito dai familiari, allarmarsi: “I sanitari rassicuravano i familiari circa le condizioni fisiche ipotizzando come possibili cause dei dolori una possibile allergia all’antibiotico o a una banale influenza intestinale. Le hanno prescritto quindi dei fermenti lattici” spiegano gli avvocati della famiglia.
L’Istituto di Medicina Legale della Sapienza, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, ha avviato l’esame autoptico sul corpo di Maria Grazia, che si è svolto nei giorni seguenti alla morte ed i cui risultati saranno depositati entro poche settimane.