Massimo Ranieri: 70 anni per uno showman strardinario

Oggi, esattamente 70 anni fa, nasceva Massimo Ranieri, nome d’arte di Giovanni Calone. Il cantante, attore e showman napoletano, nel corso della sua carriera, ha venduto più di 14 milioni di dischi diventando uno degli interpreti della musica italiana con più successo in tutto il mondo.

L’anno scorso, in vista di questo importante traguardo, aveva espresso due desideri: condurre un Festival di Sanremo e tornare in teatro con un classico di Shakespeare. Quest’ultimo, da recitare al fianco a un monumento del palcoscenico come Glauco Mauri. Ma finche non realizzerà questi sogni, ripercorriamo gli esordi di questo incredibile artista.

Gli esordi di Massimo Ranieri

Quinto di una famiglia di otto figli, a soli 13 anni ottiene il suo primo trionfo, con l’uscita del suo primo disco, come Gianni Rock, primo pseudonimo dell’artista. Il successo fu talmente immediato che lo portò a New York, diventando la spalla di Sergio Bruni, uno dei maggiori nomi della melodia partenopea all’epoca. Nel 1966, Giovanni, cambia nuovamente nome diventando Massimo Ranieri. Prende parte a Scala Reale con la canzone L’amore è una cosa meravigliosa. In un’intervista il cantante, ricordando quell’occasione, ha dichiarato: “Il ricordo più bello è che conobbi, o meglio vidi da vicino, Gianni Morandi. Era il mio idolo, ascoltavo i suoi dischi, era un mito: mi attaccai a lui come un’ostrica. Gli stavo vicino, lo osservavo rapito”.

Nel 1988 trionfa al Festival di Sanremo, con il pezzo iconico Perdere l’amore. “Quella sera – spiega Ranieri – dopo aver cantato, ero a cena con il mio gruppo di lavoro al ristorante. La proprietaria mi chiamò e mi disse: Massimo, c’è una telefonata per te. Io sorpreso risposi e qualcuno mi disse: Torna subito in teatro. Insomma, tornai all’Ariston giusto un attimo prima di sentirmi annunciare come vincitore. E ricordo che in quella occasione ebbi la mia prima copertina su Sorrisi”.

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