Maxi-rissa a Gallarate: identificata e denunciata una 18enne

È stata denunciata la 18enne identificata dalla Polizia di Stato, per aver preso parte alla maxi-rissa tra giovani a Gallarate, nel Varese, nel pomeriggio di venerdì. Dovrà rispondere di rissa aggravata a seguito del ferimento di un 14 enne.

Gli inquirenti, coordinati dal pm di Busto Arsizio Nadia Calcaterra, stanno proseguendo nell’identificazione degli altri partecipanti, giovani dai 12 ai 18 anni, residenti tra le province di Varese e Milano.

A quanto emerso già nelle prime ore dopo il fatto, i giovani si sarebbero organizzati su diverse piattaforme social, emulando presunti altri ritrovi in altre parti d’Italia. In esame agli inquirenti anche due borsoni contenenti mazze, catene, pietre ed un coltello, sequestrati sul posto.

La causa della maxi-rissa

Sarebbe stato un regolamento di conti fra bande a scatenare la maxi-rissa,  svoltasi venerdì pomeriggio a Gallarate. E’ rimasto ferito un ragazzino di 14 anni e messo in subbuglio le vie del centro.

Il Sindaco di Gallarate, Andrea Cassani, si domanda: “Quali conseguenze sta lasciando questa situazione legata al Covid sui nostri adolescenti?”.

Cassani, parla anche di “mancanza di figure di riferimento e di luoghi che da sempre riescono a frenare le pulsioni di una difficile età. Un campo di gioco, un allenatore e delle regole spesso sono l’unico punto di riferimento di adolescenti con un’educazione inadeguata. Se anche questo manca, la rabbia rischia di incanalarsi altrove”.

I video dei pestaggi, acquisiti dagli inquirenti e pubblicati su Instagram,  ritraggono scene di violenza cittadina, montate con sottofondo della musica trap. le immagini delle telecamre di sorveglianza mostrano strade attraversate da decine e decine di minori urlanti, alcuni con in mano mazze e bottiglie. Una di queste ha colpito il quattordicenne.  I gruppi di facinorosi intercettati e subito dispersi da alcune pattuglie della Polizia Locale presenziavano pad un funerale nella vicina Basilica di Santa Maria Assunta.

Secondo gli investigatori, un gesto simile, ricorda l’aggressione alla Polizia, la  sera del 25 ottobre, da parte di alcuni ragazzi.

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