Meloni dopo Kiev: sostegno, invio aerei e ricostruzione

“Ho ribadito il pieno sostegno dell’Italia di fronte all’aggressione Russa, l’Italia non intende tentennare e non lo farà. È passato quasi un anno dal giorno che ha riportato le lancette della storia indietro di qualche decennio, l’invasione sarebbe dovuta durare qualche giorno ma non è andata così perché è stata sottovalutata l’eroica reazione di una nazione disposta a tutto per difendere la sua libertà, identità e sovranità”.Così Giorgia Meloni dopo l’incontro a Kiev con il Presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky. “L’Italia – ha aggiunto – darà ogni possibile assistenza perché si creino le condizioni di un negoziato, ma fino ad allora darà ogni genere di supporto militare, finanziario, civile. Chi sostiene anche militarmente l’Ucraina è chi lavora per la pace”.

Nessun tavolo di invio di aerei da Roma a Kiev

Poi ha specificato: “al momento non c’è sul tavolo l’invio di aerei, è una decisione da prendere con i partner internazionali. Ci siamo concentrati su sistemi di difesa antiaerea, Samp-T, Spada, Skyguard. La priorità è difendere infrastrutture e cittadini”. Lo ha sottolineato la premier Giorgia Meloni a Kiev.

Conferenza per ricostruzione da aprile

In ultimo il tema della ricostruzione. “L’Italia lavora ad una conferenza sulla ricostruzione da tenersi in aprile. Serve un cambio di passo, bisogna lavorare da adesso, penso che l’Italia possa recitare un ruolo da protagonista con le sue eccellenze strategiche”. Così la premier Giorgia Meloni, dopo l’incontro a Kiev con il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky.

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